E’ una settimana speciale per Stefano Colantuono che, un anno fa, di questi tempi diventava il nuovo allenatore della Salernitana subentrando a Bollini, scaricato da Lotito dopo il pari interno col Perugia. Il trainer romagnolo aveva cominciato a perdere punti presso il patron dopo le sconfitte esterne con Cittadella e Brescia e fu congedato dopo l’ennesimo pari casalingo, arrivato a tempo scaduto. Colantuono fu chiamato dal diesse Fabiani a prendere in corsa una squadra che era passata attraverso una vera e propria epidemia di infortuni e defezioni, specie in difesa, ma che aveva comunque riscaldato il cuore dei tifosi, specie con la storia vittoria in rimonta nel derby del Partenio. Un anno dopo, il trainer laziale sa bene che è proprio riuscire ad accendere la miccia la missione più importante e delicata. La sua Salernitana l’ha fatto solo a tratti, regalando una gioia attesa da anni alla tifoseria in occasione della vittoria sul Verona, ma fallendo sempre il salto di qualità, perdendo treni importanti in trasferta. Stimato dai patron, voluto e difeso anche nei momenti più difficili dal diesse Fabiani, Colantuono ha un obiettivo da centrare: arrivare alla fine del girone di andata in una buona posizione di classifica. Non esistono, per ora, traguardi che vadano oltre l’orizzonte temporale di fine anno. In una società che non ha ancora dato per davvero corso ad un progetto tecnico, in fondo, è ancor di più fondamentale il risultato nel breve periodo e Colantuono lo sa. Al di là delle parole, infatti, la sensazione è che anche l’atteggiamento mai spavaldo della squadra sul terreno di gioco, la maniacale ed ossessiva attenzione alla fase difensiva, siano dettati anche dalla consapevolezza che sono i punti e non i contratti in essere a dare forza alla sua posizione, specie ora che, dopo aver momentaneamente raggiunto il terzo posto in classifica, la Salernitana è scivolata indietro e deve risalire subito la china per cancellare la sconfitta di Cittadella. Fare punti, il più possibile, nel finale del girone di andata per poi chiedere aiuto al mercato per colmare le lacune che c’erano in estate e che il campo ha fin qui confermato. E’ questo il piano di Colantuono per regalarsi un sereno compleanno in granata.
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