Dividere per comandare: il motto tanto caro ai romani trova puntuale attuazione a Salerno, città passionale quanto umorale come tutte quelle in cui il calcio ha una parte importante nella vita delle persone. Salerno era ed è un caso da studiare perchè l’amore ed il trasporto verso la maglia granata sono sempre stati inversamente proporzionali ai risultati, anzi pareva quasi che più la squadra non mantenesse le immancabili promesse estive e più la gente, pur delusa ed amareggiata, non riuscisse a staccarsi. Trasferte come veri e propri esodi, lo stadio di casa, il Vestuti un tempo, poi l’Arechi, quasi sempre colmo, capace di incutere timore agli avversari perchè ribolliva di tifo e passione ben prima del fischio di inizio. Se esiste un pubblico in grado di vincere le partite solo per quello che sa trasmettere alla squadra, questo è il pubblico di Salerno. Lo dicono i calciatori che hanno vestito la maglia granata, lo dicono soprattutto quelli che sono stati a Salerno da avversari. La passione che ha sempre contraddistinto la tifoseria granata non si è estinta, ma, di certo, negli ultimi anni per tanti fattori, anche inerenti al vivere quotidiano, ha subito duri colpi. Resta forte anche se cambiano le forme in cui si manifesta. Prima si andava sempre e comunque allo stadio, ora c’è anche chi resta a casa perchè in disaccordo con il modo di operare della società. Tutti meritano rispetto, tutti sono tifosi e non si possono distribuire titoli e patenti in nessun caso. Ognuno ha la sua storia e va rispettato, ci mancherebbe. Il problema è che a Salerno ci si è divisi in buoni e cattivi, in pro e contro, facendo sì che l’attenzione generale venisse distolta, proprio come negli auspici di chi punta a dividere, dal problema unico e solo: la proprietà e la dirigenza rispettano fino in fondo Salerno ed i salernitani? Quando si alzano i prezzi dei biglietti, non prevedendo l’accesso gratuito neanche per i minori in fasce o quasi, quando, nonostante la riduzione del numero delle gare di campionato, si conferma la giornata granata e si comunica agli abbonati che otterranno come risarcimento l’ingresso gratuito per una non meglio precisata amichevole, quando non si vara, d’intesa in questo caso con lo sponsor tecnico, una maglia celebrativa degna di tal nome già durante la stagione, quando nessuno dei due proprietari scende in campo per prendere le distanze dalle parole di un dirigente che bolla come asini, imbecilli e giullari coloro i quali chiedono conto delle scelte di mercato e del modo di gestire una squadra che ogni anno cambia tanto senza mai davvero consolidarsi e migliorarsi, insomma quando si assiste a tutto ciò, si può affermare che Salerno, i salernitani, la maglia granata vengano rispettati da chi è al comando della Salernitana? Lo striscione esposto dal gruppo Ums rappresenta il senso di sfiducia e di sdegno che attraversa una fetta sempre più consistente della tifoseria che, al di là dei nomi e degli uomini, chiede un salto di qualità, un cambiamento che sia sostanziale e non di facciata. I risultati conseguiti sono scritti negli almanacchi e nessuno li tocca, ma questa proprietà, non potendo spingersi più in là di dove arrivata, doveva mirare a ben altro: doveva riuscire ad entrare nel cuore di tutta la gente di Salerno, che si sente lontana, nella gran parte, e quasi estranea rispetto alla cosa granata che qualcuno ha deciso debba essere una questione privata. Ci sarebbe ancora il modo per correggere la rotta: chiedere scusa ed aprirsi davvero alla città. Nell’anno del centenario sarebbe questo l’unico vero regalo da lasciare in dote.
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1 commento su “LOTITO E MEZZAROMA DEVONO RICONQUISTARE I TIFOSI DELUSI”
mai satellite della lazio
(Gennaio 12, 2019 - 1:11 pm)Articolo tagliente ma ..a.noi non servono l.apertura o l.ennesima dichiarazione di facciata ..il campo e i fatti parlano da quattro anni ..meritiamo una societa’ che si occupi SOLO DI SALERNITANA e che lavori solo per Salerno e la gioia dei propri tifosi con un occhio al bilancio e una politica aziendale degna di tal nome, tesa alla produzione di talenti alla valorizzazione e alla patrimonializzazione! ..non possiamo continuare ad essere solo DI PASSAGGIO! BASTA!!!
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