Che il mercato sia il regno dei colpi di scena, una sorta di commedia dell’assurdo, un bazar dove i sogni possono diventare incubi e i desideri più irrealizzabili tramutarsi in realtà, è cosa nota. Ne è ulteriore conferma la vicenda legata a Riccardo Maniero. Il calciatore napoletano, come da tempo era risaputo, aveva accettato la proposta della Salernitana, con cui era d’accordo sul piano contrattuale ed economico. Nessun dissapore, nessuna distanza da colmare affinchè il matrimonio potesse celebrare. Da giorni, però, era emersa la volontà del club granata di attendere ancora prima di perfezionare l’intesa, mentre da parte del calciatore c’era il desiderio di lasciare Catania e cominciare una nuova avventura. Proprio questo ha prevalso, visto che, dinanzi all’ennesima richiesta della Salernitana di pazientare, Maniero non se l’è sentita di aspettare ancora. E così l’attaccante ha virtualmente detto sì al Bari, che lo corteggiava da giorni e che stava disperatamente cercando di sopravanzare la Salernitana. Il club granata si sentiva al sicuro perchè aveva da tempo incassato il sì di Maniero che, come abbiamo detto più volte, era desideroso di giocare e segnare all’Arechi. La Salernitana, però, aveva delle esigenze che cozzavano con quelle del bomber ex Pescara: il club granata vuole prima sfoltire i ranghi e, soprattutto, capire cosa sarà di Calil e solo dopo potrà pensare nuovamente al mercato in entrata. Maniero al Bari è cosa fatta, salvo imprevisti o nuovi ribaltoni. Di certo, la Salernitana non rilancerà perchè fino al 20 agosto ha deciso di non operare sul mercato. Da quel momento partirà la caccia ad un altro attaccante, sempre qualora Calil dovesse partire. La Lazio ha ancora sotto contratto Alfaro e Perea, ma sono ancora tanti gli attaccanti in cerca di sistemazione. Il Catania ha Cani, il Latina Litteri, il Bologna Cacia e Mancosu. Tutto congelato, però. Almeno fino al 20 agosto. La Salernitana si è messa alla finestra. Almeno ufficialmente, perchè nel mercato i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo.
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