Angelo Gregucci sta preparando con grande attenzione la gara di venerdì sera. Contro il Benevento ci sarà il debutto sulla corsia mancina di Lopez, ex del confronto, che ha saltato la gara di Padova per una squalifica rimediata quando era ancora in forza alla Ternana. L’uruguaiano dovrà presidiare la sua zona, senza disdegnare la spinta offensiva, prerogativa indispensabile per provare a mettere gli attaccanti nelle condizioni di incidere. Jallow, che sarà ancora una volta il terminale avanzato, dovrà essere servito un po’ più vicino all’area di rigore. Da quando sta vestendo i panni della prima punta, il gambiano pare più responsabilizzato anche se a Padova ha frullato a vuoto, ciabattando un paio di conclusioni. Tuttavia, Gregucci gli darà fiducia anche perché, partito Bocalon, il trainer pugliese non ha avuto segnali incoraggianti da Djuric e Vuletich, mentre Calaiò, appena aggregatosi al gruppo, non può certo essere pronto per giocare dal primo minuto. L’ex Parma potrebbe, eventualmente, trovare spazio in corso d’opera e, chissà, agire in tandem con Jallow qualora la situazione lo richiedesse. Alle spalle di Jallow saranno confermati i due Anderson. Il brasiliano vorrà festeggiare con una prova di spessore la convocazione nell’under 20 azzurra, mentre l’olandese vorrà cancellare il brutto ricordo personale legato al match di andata quando rimediò un duro colpo alla testa in seguito al quale si rese necessario il trasporto in ospedale. Rosina spera di strappare una maglia da titolare, anche perchè c’è bisogno di qualcuno che rifinisca l’azione, servendo palloni utili per chi dovrebbe in teoria calciare verso la porta. Fatta la squadra dalla cintola in su, Gregucci dovrà decidere se inserire dall’inizio Bernardini nel trio difensivo accanto a Perticone e Migliorini o se confermare Gigliotti sul centro- sinistra. In mediana, invece, Di Tacchio è certo di una maglia. Akpa Akpro è ancora indisponibile, per cui toccherà ad uno tra Minala e Di Gennaro affiancare l’ex irpino. Il primo è ancora a caccia della migliore condizione ed a Padova ha commesso molti errori in fase di impostazione, non solo nell’esecuzione ma anche nei tempi e nelle scelte di passaggio. Di Gennaro ha giocato uno scampolo di gara col Lecce e non parte titolare dal match di Venezia, ormai lontano tre mesi. L’ex Cagliari potrebbe dare più qualità, ma non quell’aggressività e quel dinamismo di cui la Salernitana potrebbe aver bisogno per mantenere le linee corte e per recuperare palla già nella metà campo ospite, permettendo così ai componenti del terzetto avanzato di muoversi in spazi meno ampi e, soprattutto, di avere davanti a sé meno strada da percorrere prima di giungere in zona tiro. Per la maglia da titolare sulla corsia destra Casasola e Pucino sono in ballottaggio.
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