RICERCA: PIANTATO UN MELOGRANO PER I BAMBINI MALATI

E’ necessario offrire ai bambini affetti da malattie oncologiche un luogo per le cure che sia anche spensierato e che sorrida alla vita. In occasione della XVII Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, questa mattina, presso il Garden Hospital interno alla radioterapia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, è stato piantato un albero di melograno, simbolo di prosperità.
«Fortunatamente – ha detto il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli – le aspettative di vita crescono costantemente e la ricerca scientifica sta registrando risultati importanti. Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha stanziato fondi considerevoli per la ricerca sul cancro. Quest’oggi, insieme all’assessore alle Politiche sociali Nino Savastano e al consigliere Felice Santoro piantiamo simbolicamente un melograno in ricordo di quanti non ce l’hanno fatta ma anche come monito di fiducia e di futuro per tanti bambini che ancora stanno combattendo».
Un concetto ben rimarcato anche dall’assessore alle Politiche Sociali Nino Savastano «La ricerca – ha aggiunto Savastano – ha bisogno di essere alimentata con i contribuiti. Come amministrazione comunale sosteniamo la Open con un contributo che ridaremo anche quest’anno che serve per accompagnare la ricerca e le iniziative a favore delle famiglie dei bambini colpiti da questa malattia».
Hanno presenziato alla piantumazione il primario della Radioterapia Davide Di Gennaro, il responsabile della Radioterapia Pediatrica Giuseppe Scimone ed il Direttore Sanitario Aziendale del Ruggi Cosimo Maiorino.
«L’azienda ospedaliero-universitaria di Salerno – ha ribadito Maiorino – è onorata di poter accogliere le iniziative che la Open mette in campo a favore dei bambini oncologici. Essere qui oggi e ricordare quei piccoli che purtroppo non ce l’hanno fatta è un segno di civiltà: il Melograno che stiamo piantando grazie Anche al comune di Salerno sarà un simbolo che ci inviterà a fare sempre di più affinché siano sempre meno i bambini che si potranno rivedere in questo fusto».
La Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile è indetta in Italia dalla FIAGOP – Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica di cui la OPEN è federata. Da qui l’idea di un’iniziativa locale per sensibilizzare anche la città di Salerno non solo su questa drammatica emergenza che riguarda i pazienti pediatrici malati di cancro, ma anche per dare un segno di speranza, grazie ai tanti e importanti progressi portati avanti dalla ricerca scientifica negli ultimi anni.
La struttura di Radioterapia Oncologica esiste a Salerno dal 1983, ed è l’unica pubblica (Ospedaliera) in Provincia. E’ stata la prima istituita in Regione Campania, al di fuori del capoluogo di Regione, e funzionale alle esigenze non solo degli abitanti della provincia di Salerno, ma anche di pazienti provenienti dalle altre province campane, e dalle altre regioni meridionali. E’ l’unica struttura in Regione Campania che pratica Radioterapia Pediatrica, anche a bambini di tenera età.
I DATI Ogni anno in Italia circa 1500 bambini si ammalano di tumore. Grazie alla ricerca scientifica le probabilità di “guarigione” (essere vivo senza segni di malattia e fuori terapia dopo 5 anni dalla diagnosi) sono molto migliorate rispetto al passato e oggi oltre l’80% dei casi guarisce da tumore. Possiamo quindi dire che ogni anno in Italia più di 1200 bambini si aggiungono al gruppo dei guariti (LSTP). Si stima che oggi in Italia ci siano più di 45mila soggetti LSTP e che oltre il 50% di questi abbia già raggiunto e superato i 25 anni di età; molti sono sposati e con figli. È noto tuttavia che le cure necessarie per sconfiggere il tumore possono a volte determinare nei guariti alcuni effetti collaterali sia di tipo clinico (cardiopatie, problemi ortopedici, endocrinologici, renali, di fertilità, insorgenza di nuovi tumori) che psico-sociali (ritardi scolastici, problemi di reinserimento nel gruppo dei coetanei, psicomotori, di inserimento nel mondo del lavoro, di spiritualità, di sessualità). Il rischio varia da soggetto a soggetto in base al tipo e sede del tumore, l’età al trattamento, le dosi cumulative di chemioterapia e/o di radioterapia ed il tipo di interventi chirurgici subiti oltre che in base alla suscettibilità genetica e alle abitudini di vita di ogni individuo. È importante quindi che il sistema sanitario nel suo insieme, nel delicato passaggio da bambini ad adolescenti e quindi adulti, tenga traccia di ogni preziosa informazione di cura, per pianificare un attento piano di prevenzione e diagnostica in fase precoce, così da permettere trattamenti adeguati.

Autore dell'articolo: Marcello Festa