Un breve colloquio con la squadra prima di scendere in campo per preparare la paritta più delicata di tutto il campionato. Angelo Adamo Gregucci ha caricato a dovere i suoi uomini, chiedendogli di centuplicare gli sforzi per provare a riconquistare la torcida granata. Una vittoria per invertire il trend negativo delle ultime tre sconfitte di fila. Un successo per tenere a distanza la zona che scotta. Una prova convincente per dare almeno un pizzico di fiducia alla gente dell’Arechi che domani pomeriggio non sarà sulle tribune, ma all’esterno dello stadio. Un passo alla volta. Un passaggio alla volta. Una partita per volta. Per farlo, il trainer granata cambia spartito tattico lancia Mazzarani dal primo minuto, rispolvera Djuric in attacco, con Djavan Anderson a sinistra del centrocampo ed una difesa in continua emergenza. Contro il Venezia sarà 4-4-1-1. Con Schiavi, Calaiò, Bernardini e Perticone fermi ai box, il trainer granata si ritrova a dover fare delle scelte quasi obbligate. Novità in tutti i reparti del campo, ma anche e soprattutto nella testa e nelle motivazioni che l’allenatore ha provato ad inculcare alla squadra. Il tecnico ha pensato di lavorare nella testa prima ancora che nelle gambe dei suoi uomini. La formazione che dovrà sconfiggere lo scetticismo prima ancora che il Venezia domani pomeriggio all’Arechi vedrà Micai tra i pali. Capitan Pucino e Lopez agiranno sugli esterni con i superstiti Migliorini e Gigliotti al centro della difesa. A centrocampo, il trainer granata ha intenzione di concedere una nuova chance dal primo minuto a Djavan Anderson. Il pendolino ex Bari torna sulla fascia, ma a piede invertito. Anche ieri, infatti, l’olandese è stato provato sulla corsia di sinistra del centrocampo con Casasola confermato dalla parte opposta. In mezzo, invece, spazio alla coppia più affidabile: Akpa Akpro e lo stakanovista Francesco Di Tacchio avranno il compito di cucire e raccordare i reparti. In avanti, tutto confermato con Mazzarani che torna titolare a distanza di un mese dalla brutta e sfortunata trasferta di Verona. L’ex Catania sarà preferito ad Andrè Anderson ed avrà il compito di innescare l’ariete Djuric e di provare anche la conclusione dalla distanza che rientra nel suo pedigree. La partita con il Venezia di domani pomeriggio è uno spartiacque. E non solo per la classifica. Gregucci si gioca la panchina, ma in tanti si giocano l’ultimo straccio di credibilità che ancora gli resta.
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