Dalla maglia da titolare al dimenticatoio è un attimo: nella Salernitana è capitato spesso in questa stagione, ma, ad onor del vero, è accaduto anche l’inverso e chi era stato congelato è stato poi scongelato. Rosina è il caso più emblematico, l’esempio dinanzi al quale ogni discorso fatto sulla programmazione dovrebbe essere stoppato sul nascere. Il numero dieci granata, infatti, era stato messo fuori lista ad agosto, per poi essere ripescato e, dopo un lungo stop ai box, era tornato in campo ed al gol quasi nello stesso istante, a Cittadella, tanto da meritarsi una maglia da titolare in occasione della gara interna col Brescia, mai nemmeno cominciata per la Salernitana di Colantuono. Un girone dopo si è fatto il più classico dei copia ed incolla. Rosina ha cambiato la gara col Cittadella, entrando nella ripresa, e, dunque, è stato schierato da titolare in quella contro la capolista a sostegno di ben due attaccanti. Com’è andata si sa, ma ciò che rappresenta un elemento di novità è stata la reazione del calabrese al momento del cambio. Rosina aveva trovato in Calaiò un punto di riferimento prezioso là davanti e, forse, in grado di costituire con Djuric una coppia finalmente in grado di sfruttare i suoi assist. Lo stupore misto a risentimento per la sostituzione decisa da Gregucci fotografano alla perfezione la situazione di una squadra che improvvisa, procede a tentativi e a strappi, cambiando moduli e formazioni quasi ad ogni settimana. Rosina ora potrebbe scivolare in panchina per poi, magari, tornare ad essere l’uomo della provvidenza in corso d’opera. Per la gara col Carpi, infatti, Gregucci pensa ad un massiccio turnover che potrebbe riportare a galla un altro calciatore da tempo in naftalina, Mazzarani, in lizza con Andrè Anderson per un posto da trequartista. In avanti si potrebbe ripartire da Calaiò e Djuric con Jallow destinato alla panca. In mediana tornerà disponibile Minala, ma Gregucci dovrebbe affidarsi ancora a Di Tacchio ed Akpa con i soliti Casasola e Lopez sulle fasce. In difesa altro possibili cambi in vista. Schiavi potrebbe essere sdoganato dopo quattro mesi e prendere il posto di Migliorini, ormai stremato. Anche Gigliotti potrebbe tornare in auge. L’ex Ascoli potrebbe rilevare Mantovani o Pucino. Gregucci pensa a diverse novità per avere forze, si spera, più fresche dal punto di vista fisico e mentale per conquistare i tre punti e la salvezza virtuale, meta più che mai da tutti agognata per poter mandare in archivio il campionato e rinfrescarsi le idee in vista del prossimo.
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