Un fuori programma nel giorno delle porte aperte all’Arechi. Gregucci ha afferrato la scarpetta di Andrè Anderson e poi l’ha lanciata fuori dal campo, dentro la panchina dov’era seduto il massaggiatore della Salernitana. Un gesto a metà tra lo sconforto e la considerazione che ha del calciatore. E’ accaduto tutto all’improvviso, alla fine di un allenamento che la Salernitana ha effettuato a porte aperte ma in un clima di indifferenza generale. Il tecnico, che non ha mai fatto mistero di volere le scarpette di un solo colore si è rassegnato a vederle variopinte e fosforescenti ai piedi delle nuove generazioni. Però chiede almeno che siano comode, quelle da partita. Il siparietto è nato (ed è subito finito, dopo la bonaria ramanzina del mister e la pacca sulla spalla alla quale è ricorso il dirigente Bianchi, per incoraggiare André Anderson) perché il trequartista, nella fase clou di una esercitazione che avrebbe potuto fargli scalare gerarchie nel possibile starting eleven, si è sdraiato a terra e ha tolto la scarpetta fatata. Pare abbia vesciche. Gregucci si è girato e voleva invitarlo all’azione, ma se l’è ritrovato seduto sull’erba sintetica del campo Volpe. Ha afferrato la scarpetta e l’ha fatta volare. Andrè imbarazzato ha provato a chiarire, è andato nello spogliatoio, ha preso le scarpette da partita e le ha mostrate all’allenatore che gli ha consigliato di badare al sodo, alla sostanza, perché la prossima, come ha già detto, «è la partita della vita».
Il tecnico ha ancora un altro anno di contratto con la Salernitana. È arrivato a dicembre per prendere il posto del dimissionario Colantono sulla panchina della Salernitana. All’ombra dell’Arechi ha siglato il suo terzo ritorno. Per farlo ha lasciato il posto di collaboratore di Mancini con la nazionale italiana. Per farlo si è blindato con un contratto di un anno e mezzo. L’impressione, però, è che l’avventura di Gregucci sia già al capolinea. Nella lunga lista di papabili oltre a Breda, Oddo, Baroni, Juric e Aglietti spunta anche l’ipotesi Moreno Longo.