Leonardo Menichini e la squadra vivono una situazione surreale: da mercoledì il tecnico ed i calciatori granata sono tornati in campo per gli allenamenti senza sapere se e quando ci saranno altri impegni ufficiali o se la stagione, una delle più ingloriose della centenaria storia della Salernitana, sarà da intendersi per davvero conclusa con la sconfitta di Pescara. Menichini è il terzo allenatore ad aver guidato la Salernitana nel corso della stagione. All’inizio c’era Colantuono, fresco di prolungamento fino al 2020, e dimessosi, almeno ufficialmente, dopo il ko di Carpi, lo scorso dicembre. Poi è toccato a Gregucci, richiamato in granata prima di Natale e titolare di un contratto fino al 2020 che l’esonero, giunto dopo la sconfitta interna con il Cosenza, non ha certo interrotto. Infine, Menichini che ha firmato con l’opzione di rinnovo automatico in caso di salvezza, clausola aperta a mille interpretazioni ma comunque esistente nell’accordo stipulato dal tecnico di Ponsacco con Claudio Lotito. Tre allenatori ancora a busta paga, un quarto, forse, all’orizzonte. Perchè la Salernitana potrebbe ripartire con un nuovo allenatore per la prossima stagione, eventualità tutt’altro che da scartare, specie se Angelo Fabiani, mai in sintonia con Menichini, dovesse restare saldamente al comando dell’area dirigenziale del club di via Scavate Case Rosse, ultimo avamposto del comune di Salerno e geograficamente molto vicino al comune di Pontecagnano, dove ha sede, invece, il Mary Rosy, struttura che la Salernitana ha eletto a suo centro sportivo dopo aver provveduto ad una serie di lavori concordati con i proprietari della stessa. Lì, Leonardo Menichini sta provando a guarire una squadra malata nell’anima, afflitta e sconsolata per un finale di stagione in cui ha perso nove partite su undici e che certo non affronterebbe con serenità l’eventuale playout. Il tecnico toscano aspetta notizie su tutti i fronti per capire quale sarà il suo futuro. Nei giorni scorsi per la panchina granata si è fatto il nome di Gian Piero Ventura, ex ct della Nazionale, che fece visita alla Salernitana in quella veste e che, dopo il fallimento in azzurro, ha provato a rilanciarsi al Chievo Verona. Stimato da Lotito e Fabiani, il tecnico genovese è in cerca di rilancio ma non allena in B da anni. Cerca un rilancio anche Massimo Oddo, ex capitano della Lazio di Lotito come Stefano Mauri, molto legato a Tare, attuale uomo mercato della società bianoceleste ma finito nel mirino del Milan. Il domino delle poltrone di ds e delle panchine potrebbe coinvolgere anche la Salernitana che ora aspetta notizie dal Coni e dalla Figc ma che non può rimandare di troppo il momento delle scelte.
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