Come tre anni fa la Salernitana dovrà conquistare la salvezza tramite i playout. Anche nel 2016 ci fu una lunga attesa prima di affrontare gli spareggi con il Lanciano e come in quella circostanza toccherà a Leonardo Menichini guidare la squadra. Il tecnico toscano non ha mai staccato la spinta in questi giorni, provando a tenere alta la concentrazione del gruppo che, però, accusa più di qualche scoria fisica e mentale dopo un incredibile tracollo nel finale di stagione. Quattro punti in undici partite e ben nove sconfitte subite bastano ed avanzano per parlare di autentica disfatta a cui, però, ora bisogna mettere un freno. Nelle ultime due partite da giocare bisognerà ritrovare stimoli, concentrazione, motivazioni, forze ed una idea di gioco per riuscire a conquistare la salvezza e a chiudere senza ulteriori scorie e danni la stagione del Centenario. La società ha intenzione di chiedere aiuto ai tifosi, sperando in un ricompattamento dell’ambiente che resta difficile, specie se i patron continueranno a restare distanti. Aprire le porte degli allenamenti e praticare prezzi bassi per la gara del 5 giugno sono piccoli segnali, non sostenuti, però, da una reale e piena consapevolezza degli errori commessi. C’è stato tempo dal termine della regular season ad oggi perchè i patron dimostrassero sensibilità, rispetto ed attaccamento. Sarebbe bastata la loro presenza in città, una precisa, inequivocabile e consapevole assunzione di responsabilità attraverso una semplice conferenza stampa per provare a smussare gli spigoli e ad accorciare le distanze. Ora, dunque, la società tende la mano ai tifosi, chiedendo loro di stringersi intorno alla squadra e, di certo, in molti non se la sentiranno di disertare in occasione della gara più importante della stagione. La prossima sarà la settimana decisiva per la salvezza e la speranza è che la Salernitana la superi indenne, così da non macchiare in maniera indelebile la stagione del Centenario. Resta, però, per il momento inevasa la richiesta, anzi l’esigenza, che da tempo questa piazza sta manifestando: quella di un cambiamento forte, sentito, totale senza il quale, al di là della categoria, al di là della ragion di stato e delle ragioni del cuore, non ci saranno le condizioni per poter avviare un nuovo ciclo. Ora tocca a Menichini ed alla squadra salvare capra e cavoli sul campo, facendo leva anche sul sostegno della gente, ma poi bisognerà azzerare tutto per ripartire con altri presupposti. Altrimenti neanche una stagione così scellerata avrà insegnato qualcosa e sarebbe molto, molto grave.
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