Una partita doppia che vale un intero campionato. Salernitana-Venezia comincia stasera all’Arechi e si concluderà domenica prossima al Penzo. Un match lungo due riprese: 180’ per salvare almeno la categoria nell’anno del centenario. Sotto i riflettori dell’Arechi e la lente d’ingrandimento della Var, l’ippocampo affronta l’undici di Serse Cosmi nella gara d’andata dei play out della discordia. Padroni di casa e lagunari di nuovo in campo a distanza di quasi un mese dalla fine della regoular season e di una querelle sulla disputa degli spareggi finita nelle aule dei tribunali. Stasera parlerà il campo. Alla fine si giocano la permanenza in cadetteria le due squadre che hanno chiuso la stagione a braccetto in classifica (a quota 38), sebbene gli arancioneroverdi risultino avanti grazie agli scontri diretti ed avranno il vantaggio della gara di ritorno tra le mura amiche domenica prossima. Soltanto il fattore campo, però. Che non è poco.
Anche per questo, stasera Pucino e compagni avranno l’obbligo di fare la partita e provare ad ipotecare la salvezza nel principe degli stadi. Menichini vara una squadra a trazione anteriore, affila il tridente e lancia nella mischia dal primo minuto il giovane esterno offensivo Francesco Orlando, alla sua prima da titolare dopo due anni di calvario. L’ex Vicenza agirà sulla destra con l’ariete Djuric al centro e Jallow dalla parte opposta. Toccherà a loro provare a scardinare la retroguardia lagunare, orfana del capitano Maurizio Domizzi squalificato. Nelle fila ospiti si registrano parecchie assenze (in sei mancano all’appello), il Venezia si lamenta delle defezioni e del poco tempo avuto per preparare la partita, ma Menichini non cade nel gioco di quella vecchia volpe di Serse Cosmi e guarda in casa propria.
Il tecnico di Ponsacco ha deciso di affidarsi a uomini prima ancora che calciatori. A gente che abbia gamba, malizia ed anche un pizzico di incoscienza. Menichini ha già giocato e vinto i play out con la Salernitana, salvandola dal baratro con il Lanciano e tuona. “Se noi giochiamo da squadra non abbiamo timore di nessuno. Guido questi giocatori da poco ma è un gruppo che si è ricompattato, ha ritrovato gli stimoli e sono fiducioso che questi ragazzi faranno una grande partita”. A centrocampo, complici anche le non perfette condizioni fisiche di Akpa Akpro, uscito malconcio ieri l’altro da una botta in allenamento, il trainer granata si affida a Di Tacchio in cabina di regia con Minala e Odjer ai suoi fianchi.
Tutto scontato in difesa. Davanti a Micai, che sarà regolarmente tra i pali dopo l’aggressione subita sabato scorso a fine allenamento, agiranno capitan Pucino sulla destra, Lopez dalla parte opposta con Mantovani e Migliorini a comporre il tandem difensivo.
Il match è sulla distanza delle due riprese: Menichini non lo dice apertamente, ma sa fin troppo bene che il primo round dell’Arechi potrebbe essere determinante se si riuscissero ad assestare almeno un paio di colpi alla serenissima. Sul ring dell’Arechi c’è bisogno di un colpo da ko.