E’ stata una grande manifestazione di orgoglio popolare, una dichiarazione d’amore e una affermazione della propria identità. Cominciata in un clima di raccoglimento e commozione, con la celebrazione della Santa Messa presso la Cattedrale, su iniziativa dell’associazione, Generazione Donato Vestuti, la giornata del 19 giugno 2019 si è chiusa con i fuochi d’artificio, a cura dell’Ums, e resterà negli annali per la tracimante partecipazione della gente, che ha gremito Piazza Casalbore e poi ha inondato le vie del centro cittadino, confluendo in Piazza Mazzini dove era allestito il palco su cui sono saliti i granata di ieri ed il tecnico
Menichini. Una festa della città e dei salernitani, che ha contagiato davvero tutti per l’entusiasmo e la passione con cui si è svolta. Un mare granata divenuto anche nebbia per effetto dei fumogeni. E poi le maglie, le bandiere, le sciarpe, i cappelli ed i cori. Tutto per affermare e riaffermare senso di identità e di appartenenza di un popolo che ha battuto le strade principali e le vie laterali, piazze, traverse, vicoli, il corso come il lungomare, cantando al cielo il proprio amore per la centenaria Salernitana. Un’esplosione di suoni e colori, caratterizzata da un trasporto che ha avuto il sapore di una rivalsa verso un destino troppo stesso beffardo, che anche nella stagione del Centenario aveva architettato un brutto scherzo, complici i ben noti errori della società e della proprietà, messe alla porta ieri sera e sfidate dalle parole del Sindaco e del Governatore a fare di più per una città che ha voglia di essere protagonista, ma che chiede, innanzitutto, rispetto e chiarezza, i veri grandi assenti sulla scena. Quando tante persone scendono in strada, il messaggio è inequivocabile. Salerno vuole sognare e vuole una società ed una squadra in cui identificarsi e di cui compiacersi. Stretta attorno ai suoi colori ed ai suoi simboli, la tifoseria granata ha respirato l’atmosfera degli anni d’oro anche grazie allo storico leader della curva sud, Ciccio Rocco, che ha lanciato il coro che ha aperto il corteo, partito da Piazza Casalbore e che ha bloccato per ore il traffico in città, cogliendo di sorpresa un po’ tutti per l’enorme partecipazione che si è registrata. Le celebrazioni per il Centenario sono state un momento importante per Salerno. Dall’Arechi a Piazza Mazzini migliaia e migliaia di persone hanno lanciato un messaggio forte e chiaro, che i tanti ex granata invitati e presenti hanno amplificato con la loro presenza e le loro parole d’amore per una città che ha il calcio nel sangue.