“L’acqua è un bene primario che però in alcune aree del nostro Paese, come nel Cilento, rischia di diventare un bene di lusso, soprattutto nel periodo estivo, a causa delle innumerevoli disfunzioni che si verificano, su tutte le reti fatiscenti che fanno perdere più del 50% di essa. In alcuni territori dell’area del Parco Nazionale del Cilento addirittura quest’anno la risorsa idrica è mancata consecutivamente per più giorni e ancora mi segnalano difficoltà. E’ un ulteriore segnale che bisogna procedere a passo spedito per rendere pubblica la gestione dell’acqua, facendo decadere tutte le attuali concessioni ai privati”. Lo dichiara l’europarlamentare M5S, Isabella Adinolfi, in merito all’emergenza idrica che sta interessando diversi comuni del territorio a sud di Salerno, soprattutto nell’area intorno al Monte Stella.“La proposta di legge per l’acqua pubblica predisposta dal Movimento 5 Stelle, pronta per l’esame delle Camere, – aggiunge l’Onorevole Adinolfi – è il giusto antibiotico per contrastare l’attuale modello di gestione, privato, che si è dimostrato alquanto insufficiente. Basta prendere indiscriminatamente soldi dalle tasche degli italiani, in questo caso dei cilentani, e non dare in cambio quelli che sono servizi essenziali”.“Il tema centrale da affrontare – conclude l’europarlamentare grillina – se si vuole risolvere il problema a sud del territorio salernitano è quello del rifacimento delle reti idriche che oggi, in condizioni pietose, fanno disperdere più del 50% dell’acqua. Di questo già mi sto facendo portavoce a Bruxelles al fine di individuare le giuste risorse da impegnare visto che parliamo di km e km di rete che richiedono, quindi, uno sforzo economico notevole”.
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