Si è conclusa con uno spettacolo di fuochi d’artificio, la cerimonia dell’Alzata del Panno, il rito che apre ufficialmente i festeggiamenti per il Santo Patrono.Da ieri e per il prossimo mese, fino al 21 settembre, il panno raffigurante San Matteo mentre scatena una tempesta per scongiurare un’incursione saracena e salvare la città di Salerno, resterà issato sull’ingresso interno alla Cattedrale. Ieri alla parte finale delle celebrazioni ha partecipato anche il nuovo vescovo di Salerno, monsignor Andrea Bellandi. Per lui era la prima volta. L’Alzata vera e propria è stata preceduta dalla messa nella cripta del Duomo officiata dal parroco Don Michele Pecoraro, a rappresentare il comune il vice sindaco Eva Avossa, mentre Paky Memoli,
consigliera provinciale ha sostituito il presidente Strianese. “La devozione per San Matteo vi accompagni tutto l’anno” – ha detto il parroco – “Se siete veri salernitani non dovete ricordarvi di San Matteo solo una volta all’anno, occorre coltivare un rapporto andando in chiesa e frequentando l’altare subito dopo la messa”. Una piccola processione ha accompagnato il panno raffigurante nel quadriportico del Duomo di Salerno