Mancano due giorni al debutto in campionato per la Salernitana che sabato, alle 18, orario non certo anti calura, sfiderà il Pescara in un Arechi che non farà registrare il pienone. Giampiero Ventura lo ha detto fin dal suo primo giorno in granata: l’obiettivo di rivedere i trentamila sugli spalti sarà centrato solo attraverso gioco, prestazioni e risultati. E per il momento, com’era anche logico, la Salernitana non ha ancora convinto, facendo solo intravedere una traccia del lavoro di Ventura, ma mostrando anche carenze, limiti che in parte potranno essere limati col tempo ma in parte, anche sostanziosa, sarebbe toccato alla società curare per tempo con un intervento più tempestivo sul mercato. Tra due giorni si va in campo e la Salernitana è ancora un cantiere aperto. Inevitabile, forse, in questa fase della stagione, ma dopo la terribile stagione archiviata con i rigori all’acqua e zucchero in Laguna, si poteva e doveva fare uno sforzo in più per dare al tecnico una rosa completa in tempo per il via del campionato. Per la gara di sabato contro il Pescara, in attesa di Cerci e dei possibili innesti che arriveranno dal mercato, Ventura dovrà provare ad esordire col botto con la rosa che è attualmente a sua disposizione. Il precampionato e la Coppa Italia hanno fatto suonare qualche campanello d’allarme in difesa, dove ci sono stati errori individuali e di reparto che dovranno al più presto essere corretti ed eliminati. Karo, Billong e Jaroszjnski stanno affinando l’intesa, operazione più complicata anche per motivi linguistici, e Ventura dovrebbe ripartire da loro tre sabato pomeriggio, anche se Migliorini si tiene pronto per ogni evenienza. In difesa gli uomini sono contati, visto Mantovani è infortunato e Carillo non ha convinto. In mediana in tre lottano per due maglie con Di Tacchio sicuro del posto davanti alla difesa. Akpa, Maistro e Firenze sono in corsa per due posti ai lati del capitano con i primi due che potrebbero spuntarla. Lombardi e Kyiine agiranno sulle corsie esterne, Giannetti e Jallow comporranno la coppia d’attacco. I numeri della campagna abbonamenti non sono stati certo esaltanti finora ed è difficile immaginare una impennata nelle ultime ore. La Salernitana resterà di gran lunga sotto il dato dello scorso anno e questa è la più eloquente risposta che la gente ha dato alla proprietà che, nonostante gli errori del recente passato, non ha dato la sterzata che in molti ritenevano d’obbligo e che, per di più, ha inteso aumentare i prezzi degli abbonamenti e dei biglietti, decisione che ha marcato ancor di più una distanza fisica e non solo tra Roma e Salerno. Una distanza che, se sabato saranno presenti allo stadio, i patron potranno toccare con mano e che si sublima nel differente approccio alla cosa granata tra una proprietà che continua a ragionare in maniera fredda ed una piazza che vorrebbe aggrapparsi ad una scintilla per sperare in qualcosa di diverso e di migliore.
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