La gara con il Bari aveva l’aria di una prova generale, ma la Salernitana che è scesa in campo contro i galletti potrebbe somigliare solo lontanamente a quella che affronterà l’Avellino, domenica. Bovo e Moro a riposo precauzionale, Coda e Rossi appena arrivati senza contare che il mercato inciderà ancora sulla fisionomia del gruppo granata. Per questo la gara di sabato, a cui hanno assistito meno di quattromila spettatori, è stata utile più che altro per mettere minuti nelle gambe e verificare la bontà di una soluzione tattica – il 4-2-3-1 – che potrebbe essere il piano B di Torrente in determinati momenti. Il tecnico ha in testa il 4-3-3 e, del resto, sarebbe un controsenso cambiare spartito ora dopo averci lavorato per quasi due mesi durante la preparazione. Tra le note positive del test col Bari la tenuta difensiva della squadra. Lanzaro e Schiavi stanno affinando l’intesa e sembrano molto adatti a svolgere un lavoro di anticipo costante sull’avversario diretto, necessario per consentire alla squadra di tenere sempre il baricentro alto. La nota stonata è la perdurante latitanza in zona gol degli attaccanti. Eusepi ha trovato due volte sulla sua strada Guarna, Troianiello si è acceso raramente, Calil non ha mai trovato il guizzo, mentre Gabionetta è stato animato da tanta voglia di fare. E da domani si pensa al derby con un gruppo in cui ci saranno diverse novità, diretta conseguenza del mercato. Certo, alla gara con l’Avellino non arriverà una squadra rodata al 100% visto che, gioco forza, Torrente schiererà un undici che avrà avuto poco tempo per lavorare insieme. Questo, però, era stato messo nel conto.
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