E’ successo tutto in fretta, troppo in fretta. La non convocazione per il derby, poi, all’indomani, l’annuncio della Salernitana: Calaiò lascia il calcio e diventa subito dirigente delle giovanili del club granata. Oggi, in conferenza stampa, il direttore sportivo, Angelo Fabiani, ha accompagnato Calaiò per spiegare i motivi di questa scelta. Nel Tg Oggi Sport ci sarà la possibilità di ascoltare le dichiarazioni dei diretti interessati, ma su un punto resta un grande dubbio: che senso ha chiudere a settembre la carriera da calciatore in presenza di un contratto in essere e dopo aver svolto il ritiro precampionato ed essere stato inserito nella lista dei 18 over (avendo anche rifiutato, come è stato spiegato in conferenza, tante altre proposte, ndr). Calaiò stava già
da tempo studiando da allenatore. Ora comincerà da osservatore e talent scout per conto della Salernitana, lavorando a stretto contatto con Bianchi e Fabiani. Resta, però, il dato di fatto che, ad oggi, Ventura si ritrova con un over in meno e senza la possibilità di rimpiazzarlo: pescare tra gli svincolati significherebbe dover prendere un calciatore non pronto e si sa quanto, al contrario, oggi Ventura avrebbe bisogno di un paio di elementi in grado di attenuare l’emergenza; reintegrare Rosina significherebbe sconfessare una scelta estiva che è sì tecnica, ma anche e soprattutto societaria. Tempi e modi si confermano un vero tallone d’Achille per la Salernitana.