P.S.A.U.T. DI SALERNO: PROVE DI CHIUSURA –

Rimodulare l’offerta di servizio del PSAUT di Via Vernieri a Salerno nell’ambito della rete dei presidi di emergenza ed urgenza territoriale ( 118) dell’ASL Salerno.

Il Direttore del Distretto di Salerno ha proposto al Direttore Generale della ASL di Salerno il ridimensionamento della unica struttura esistente in Salerno Città di tipo P.S.A.U.T. con la definitiva chiusura delle attività di Presidio ambulatoriale sulle 24 ore, negando un diritto all’intera popolazione di Salerno, proponendo una rimodulazione della rete dei presidi di emergenza ed urgenza territoriale (118) dell’ASL Salerno prevedendo che il PSAUT di Salerno offra servizio di primo intervento dalle 8:00 alle 20:00 per sette gg la settimana.

Non è possibile, in una ASL grande come Salerno, dover ridimensionare un servizio sanitario di primaria importanza come un PSAUT chiudendolo sulle 24 ore per “una manciata di Medici ed Infermieri” facilmente reperibili attraverso una riallocazione alle proprie mansioni di personale imboscato o, in alternativa, attraverso una mobilità volontaria. E’ quanto scrive in una nota il segretario territoriale FSI-USAE Rolando Scotillo che ha chiesto l’intervento del Prefetto di Salerno, affinchè possa invitare la ASL a soprassedere momentaneamente alle decisioni assunte e convocare le parti per la ricerca di soluzioni immediate onde garantire il mantenimento del servizio di presidio h 24 alla popolazione di Salerno città.

Il P.S.A.U.T. di Salerno , viene individuato dalla normativa regionale quale struttura di primo intervento, attiva h 24, in cui è prevista l’assistenza medica per casi di minore complessità, l’osservazione medica breve e la piccola chirurgia, ed è in grado di fornire una prima risposta a problemi di urgenza o emergenza per i cittadini che si presentano spontaneamente, prestando il trattamento definitivo per problemi minori, come ad esempio la traumatologia minore o le ferite. Nonostante mille difficoltà , carenza di personale medico ed infermieristico ed una apertura prevista per 24 ore al pubblico mai garantita dalla Dirigenza della ASL di SALERNO , il Presidio di via Vernieri ha garantito l’assistenza a circa 1.400 utenti in un anno per casi di minore complessità. Mai la ASL ha garantito i 20 medici necessari e i 7 Infermieri necessari e diverse volte il 118 ha distolto dalle funzioni di presidio ambulatoriale i medici dedicati a questo servizio, ora ritiene che questi dati siano insufficienti. “E’ come se un utente entrasse in un supermercato e non trovasse la cassiera ed i prodotti di prima necessità: chiaramente per gli acquisti futuri l’utente non si rivolgerà più a questo supermercato e cercherà un supermercato migliore.” Dichiara il responsabile della FSI USAE Rolando Scotillo. “Siamo all’assurdo, pur in presenza di numeroso personale medico ed infermieristico <imboscato> , la ASL con propria nota dichiara che vi è scarsità di personale e che bisogna ottimizzare l’esistente e veicolare le risorse ove necessario….se non si stesse parlando di una cosa seria, il Direttore di Distretto di Salerno potrebbe risultare finanche comico: invece di rastrellare personale in mansioni non proprie nel suo Distretto vuole chiudere una struttura che è strategica e che risulta essere l’unica struttura di questo tipo a Salerno.”  Appare poco chiaro anche  chi debba garantire questo servizio ove una marea di croci afferenti a varie associazioni si ripartiscono servizi, territori e soldi e su cui più volte è intervenuta la magistratura amministrativa e penale. “Dobbiamo capire su un tavolo qualificato, chi deve garantire e come deve garantire un servizio che più volte ha fatto morti evitabili ed è balzata agli onori di cronaca e su cui è sempre presente la possibilità di corruzione ed infiltrazioni camorristiche garantite da una politica del consenso e non del buon senso.” sottolinea Scotillo. La FSI USAE ha chiesto un intervento del Prefetto di Salerno: basta morti annunciati e chiusure di servizio mascherate da inefficienza procurata e da clientelismo politico nella gestione del personale alla ricerca di un posto al sole.

Autore dell'articolo: Barbara Albero