Il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e l’Assessore all’Urbanistica e alla Mobilità Domenico De Maio hanno presentato questa mattina il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano, redatto, su indicazione del Comune di Salerno, dall’Università di Salerno – Dipartimento di Ingegneria Civile. Il lavoro è stato illustrato dal prof. Stefano De Luca.
Criticità, Obiettivi, strategie e politiche di intervento
Il sistema di trasporto della città di Salerno è caratterizzato dalle seguenti criticità prevalenti:
1) Significativa domanda di spostamento in ingresso/uscita nella/dalla città di Salerno
2) Rete stradale vincolata nelle dimensioni geometriche e nella topologia (poche alternative di percorso e bassa regolarità)
3) Caratteristiche geometrico-funzionali delle intersezioni non coerenti con gli attuali flussi veicolari
4) Un trasporto collettivo non coerente con l’evoluzione sociale, economica e urbanistica della città
5) Scarsa integrazione modale tra le modalità di trasporto esistenti (auto-gomma; gomma-gomma; ferro-gomma; auto-ferro)
6) Poche alternative al modo di trasporto auto (ciclabilità, piedi e soluzioni integrate)
7) Offerta e organizzazione di sosta non sufficiente ma, soprattutto, senza una chiara gerarchia funzionale.
Alle criticità strutturali, tuttavia, si aggiungono criticità legate a comportamenti di spostamento che, benché tipici delle città di medie/grandi dimensioni, minano la corretta funzionalità del sistema di trasporto
a) spostamenti in auto che avvengono per percorrenze inferiori al chilometro e che dovrebbero utilizzare differenti modalità di trasporto;
b) fenomeni di sosta illegale per più del 50% del reticolo viario principale;
c) fenomeni di sosta e fermata illegale nelle principali intersezioni della città.
In un tale scenario, il Piano Generale del Traffico Urbano definisce una strategia che, in linea con tutte le best practice europee, possa condurre la città di Salerno ad essere un città plurimodale e intermodale.
Se le parole d’ordine del piano sono incremento le alternative modali, efficientamento di quelle esistenti e integrazione modale, le parole chiave del piano sono
1. Sistema di trasporto stradale più efficiente
2. Trasporto collettivo urbano e extra-urbano
3. Mobilità dolce
4. Tecnologia
5. cambio di mentalità
1. Sistema di trasporto stradale più efficiente
Filosofia generale
Appare necessario “proteggere” e limitare i fenomeni di congestione nelle intersezioni e nelle direttrici più importanti e più congestionate.
Le proposte
– sono state individuate intersezioni e direttrici che richiedono particolare attenzione in termini di vigilanza;
– sono state individuate le intersezioni in cui è opportuno prevedere dispositivi per la dissuasione della sosta;
– sono state analizzate possibili soluzioni alternative riguardanti:, Viale Unità d’Italia, Via Vinciprova, Piazza Michele Scozia, via Irno, via Croce, via Nizza.
– Progettazione di un sistema di gestione intelligente in tempo reale delle intersezioni semaforizzate lungo la direttrice di corso Garibaldi (altezza stazione).
2a. Trasporto collettivo urbano
Filosofia generale
– ridefinire una rete di servizi chiara, schematica e facilmente comprensibile.
– Incrementare le frequenze del servizio non coerenti con un servizio urbano
– Ridurre la lunghezza delle linee
– Ripensare i servizi a bassa domanda e periferici con servizi di natura differente (servizi a chiamata, taxi collettivo, ecc.)
– garantire la copertura di tutte le zone a maggiore densità abitativa.
La proposta
– 7 linee principali circolari con nodi di interscambio in piazza Concordia e via Vinciprova
– 3 linee longitudinali
– 4 trasversali
– Frequenza compresa tra 8-12 minuti
– Nodi di interscambio in corrispondenza di aree di sosta
– Priorità semaforica in corrispondenza delle intersezioni semaforizzate
– Proteggere direttrici principali dalla sosta illegale bordo strada (concentrare controllo, sistemai di dissuasione della sosta)
– servizi Metropolitana
2b. Trasporto collettivo Extra-urbano
Filosofia generale
– i collegamenti con i comuni più vicini devono essere meglio supportati per disincentivare l’uso dell’auto sulle distanze minori;
– numero corse devono essere coerenti con le reali esigenze di mobilità;
– orari e frequenze devono essere coerenti con le reali esigenze di mobilità;
La proposta
– rimodulare la frequenza del servizio da/verso comuni limitrofi
– ridurre sovrapposizioni tra gomma-ferro
3. Mobilità dolce
Filosofia generale
Un’alternativa all’uso dell’auto, soprattutto sulle direttrici longitudinali, possono essere rappresentate dalla bicicletta e dai piedi. Entrambe le soluzioni devono essere incentivate con infrastrutture/servizi dedicati, supporti tecnologici adeguati e da opportune di campagne finalizzate ad incrementare la percezione delle suddette modalità da parte della popolazione.
Le proposte
– Salerno@Piedi
È stato disegnato un sistema di MetroPedonale a servizio dei principali attrattori della città: percorsi pedonali per muoversi verso i principali attrattori: piacevoli, minime pendenze, protetti, segnalati e implementabili in un’unica APP.
– SalernoINbici
Sono tati individuati di 5 circuiti ciclabili a pedalata normale e/o assistita (anche utilizzabili da monopattini elettrici) in sede propria e con rastrelliere ogni 500 metri. i circuiti sono integrati tra loro e integrati con il sistema delle linee TPL. È ragionevole immaginare servizi di bike-sharing a pedalata normale e assistita.
– PediBuSalerno
A partire dalla MetroPedonale, sono stati individuati percorsi PEdiBUs per favorire gli spostamenti a piedi degli studenti opportunamente supportati.
– Implementare politiche di marketing (rendere il cittadino consapevole dell’utilità di uno spostamento a piedi/bicicletta) e, soprattutto, di incentivazione alla mobilità dolce: agevolazioni in base ai km fatti a piedi in bici (abbonamenti trasporto pubblico, sconti su TARI, ecc..)
4. Sosta
Filosofia generale
In attesa della realizzazione di nuove aree di sosta (e.g. Piazza Libertà) è necessario individuare una struttura chiara e gerarchica dell’offerta di sosta. L’utente che entra a Salerno e/o che si muove all’interno della città deve avere un quadro chiaro della posizione, del riempimento, delle tariffe e dei percorsi per raggiungere i parcheggi pubblici (ma anche privati). È, inoltre, necessario
a) limitare i tempi di ricerca parcheggio che moltiplicano le lunghezze degli spostamenti,
b) favorire la sosta in parcheggi periferici per gli utenti in ingresso in città,
c) disincentivare l’uso dell’auto per spostamenti inferiori al chilometro,
d) favorire la rotazione della sosta (per residenti e commercianti).
Le proposte
– Definizione di un’organizzazione gerarchica delle aree di sosta in parcheggi periferici, semi-centrali e centrali.
– Rimodulazione delle tariffe, ipotizzando tariffe sensibilmente crescenti tra aree di sosta periferiche e centrali;
– Realizzazione di sistemi di integrazione modale di tipo Park & Ride coordinati con il nuovo assetto del trasporto collettivo;
– Implementazione di sistemi tecnologici “avanzati” di informazione all’utenza (APP e pannelli) in grado di indicare la soluzione di sosta migliore in base alla disponibilità reale e alle esigenze dell’utente.
– Ridefinizione delle modalità di tariffazione: distinguere aree di sosta adibite a lunga sosta (tariffe decrescenti nel tempo) e aree di sosta adibite a sosta breve (tariffe crescenti nel tempo).
– Definizione di tariffe differenziate per:
o ora del giorno (penalizzando le ore di maggiore afflusso/congestione);
o residenti e non residenti;
o per possessori di abbonamenti al trasporto;
o per utenti che normalmente si spostano a piedi/bici.
– Rivisitazione della estensione di alcune ZPRU.
– Introduzione di nuove ZPRU, ovvero l’estensione della tariffazione della sosta ad aree attualmente non tariffate ma fortemente congestionate.
5. Tecnologia
Appare opportuno creare un’unica piattaforma in grado di mettere a sistema le numerose fonti di dati delle diverse componenti del sistema di trasporto. L’idea è un’unica APP che integri informazioni esistenti e rappresenti il sistema di trasporto plurimodale e intermodale della città di Salerno.
– Aree di sosta (posizione, disponibilità attuale e futura, tariffe, percorso)
– Percorsi, orari e posizione mezzi trasporto collettivo
– Percorsi pedonale (percorso, opportunità lungo il percorso e tempo di viaggio) e possibili coincidenze lungo il percorso con il trasporto collettivo
– Percorsi ciclabili (percorso, opportunità lungo il percorso e tempo di viaggio) e possibili coincidenze lungo il percorso con il trasporto collettivo
– Gestione del sistema di park and Ride
– Fenomeni di congestione e percorsi alternativi
6. Cultura della mobilità sostenibile sostenibilità
E poi c’è un problema dì lungo termine. Bisogna cambiare la mentalità e la sensibilità delle persone, avvicinare le persone a comportamenti di mobilità differenti. Questo richiede uno sforzo di “Imprinting” culturale che deve portare ad un educazione sulla sostenibilità dei propri spostamenti, sugli effetti e sui benefici di uno spostamento sostenibile (piedi, bici,…).
– L’auto Deve diventare la opzione ultima cui pensare.
– Bisogna Ricostruire fiducia e Affidabilità del sistema.