Braccio di ferro tra Salernitana e Comune di Salerno. Il club granata alza la paletta nei confronti dei… Vigili Urbani. In ballo ci sono le spese sostenute per l’invio dei caschi bianchi allo stadio Arechi, in occasione delle gare casalinghe dei granata. Il Comune le considera spese extra, cioè sostenute per garantire sicurezza in occasione di iniziative ed eventi granata, privati. Il club granata è di tutt’altro avviso, impugna la messa in mora e chiede al giudice di decidere. Sarà il tribunale a dirimere la questione.
La Salernitana si è rivolta ai magistrati di Salerno chiamando in causa Soget e Comune. L’udienza non è stata ancora fissata, ma la causa è stata iscritta a ruolo una decina di giorni or sono. “Diremo che le pretese di controparte non sono corrette», afferma l’avvocato Gian Michele Gentile, legale di fiducia del club granata. Il conto è salato: per la stagione sportiva 2018-2019, viene chiesto alla Salernitana di pagare il costo del servizio reso dai vigili urbani dalla sfida casalinga all’Entella a quella contro il Cosenza, compresa Coppa Italia contro il Matera; per la stagione sportiva 2019-2020 che è in corso, sotto la lente d’ingrandimento è finito il costo del servizio dei caschi bianchi per le partite contro Pescara, Benevento e Chievo. “Ci viene presentato un conto di circa duecentomila euro, cioè circa diecimila a partita – spiega l’avvocato Gentile sulle colonne del quotidiano Il Mattino – per il rimborso delle spese sostenute».
Tutto ruota intorno al Decreto legge 50 del 2017 che parla di «Le spese del personale di polizia locale, relative a prestazioni pagate da terzi per l’espletamento di servizi necessari allo svolgimento di attività, a carico del soggetto privato organizzatore o promotore dell’evento». Secondo Palazzo di Città è tutto chiaro: il soggetto che organizza è la Salernitana. L’ippocampo è di tutt’altro avviso. «Sono servizi extra se richiesti – replica l’avvocato Gentile – La disposizione non è nostra ma del GOS, il Gruppo Operativo per la Sicurezza che viene convocato su richiesta del Questore in occasione delle partite. La stessa cosa si verifica a Roma e anche in molte altre città si profila all’orizzonte lo scenario del contenzioso. La Salernitana non ha richiesto vigili. Siamo, invece, di fronte ad esigenze di ordine pubblico e ad una organizzazione dei servizi che è dello Stato. La Salernitana paga per quello che si svolge dentro lo stadio ma non è responsabile di quanto avviene all’incrocio della strada». Insomma, la partita è aperta. La bolletta è salata e toccherà al giudice decidere chi dovrà pagarla.