La gara con l’Ascoli è stata spesso un toccasana per la Salernitana. Specie quando si è giocato nelle Marche. Dalla doppietta di Ganci a quella di Bocalon, finendo con quella di Jallow: nei momenti più difficili delle sue stagioni cadette, la Salernitana ha strappato vittorie pesantissime contro i bianconeri quando li ha affrontati in trasferta. Sabato, però, si giocherà all’Arechi, circostanza che dovrebbe rappresentare un vantaggio per la formazione di Ventura, che, però, tra le mura amiche ha vinto solo due volte finora e che non batte in casa l’Ascoli dal due a zero della stagione 2016-17, firmato da Sprocati e Bernardini. L’anno primo ci avevano pensato Pestrin e Coda a regalare gli ultimi tre punti della sua avventura in granata a Vincenzo Torrente. Nelle ultime due occasioni è finita sempre in parità, epilogo che, sabato pomeriggio, non sarebbe il massimo per i granata che sono alle prese con avvisaglie sempre meno oscure e striscianti di una crisi che non è solo di risultati, ma anche di gioco perchè la squadra di Ventura non ha compiuto passi avanti nell’ultimo periodo, non avendo aumentano né la produzione offensiva, né la qualità del gioco espresso, ed avendo confermato la sua allergia alle soste visto che a Castellammare ha perso la terza partita su tre seguita ad una pausa del campionato. Il salto di qualità sul piano mentale non c’è ancora stato e già le sconfitte con Venezia e Cremonese erano suonate come bocciature per una squadra chiamata a dare delle risposte importanti in entrambe le occasioni per poter ampliare i suoi orizzonti. Segnali di cui tecnico e società devono tenere conto anche nell’ottica del prossimo mercato. Per puntare in alto servono tante cose che ora come ora mancano a questa squadra, che deve, innanzitutto, ritrovare entusiasmo, spregiudicatezza, voglia di imparare e di migliorarsi, senza farsi schiacciare dal peso delle sconfitte, ma che deve, poi, essere aiutata e sostenuta anche attraverso un mercato mirato, intelligente, puntuale perchè con i rinforzi giusti per qualità ed esperienza il gruppo attuale può senz’altro ottenere risultati migliori. L’Ascoli sarà un ostacolo insidioso sia perchè viene da una esaltante vittoria in rimonta sul Cosenza sia perchè non nasconde le sue ambizioni di vertice. Ventura affiderà a Billong il compito di guidare la difesa alla luce della defezione di Migliorini, ma deve soprattutto risolvere il problema del gol. In mediana, febbre permettendo, uno tra Maistro e Firenze potrebbe rappresentare la novità principale rispetto al derby del Menti, allo scopo di dare più assistenza alle punte. In attacco bisogna diventare più incisivi e pungenti, anche se il curriculum degli elementi a disposizione di Ventura narra cose diverse. Jallow pare sicuro di una maglia, Giannetti proverà a strappare la conferma anche se non sta attraversando un gran momento. Gondo e Djuric si tengono pronti all’occorrenza. Servono i gol e serve la vittoria alla Salernitana che vuole tornare a sorridere contro l’Ascoli.
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