La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha eseguito 6 misure cautelari personali che hanno imposto il divieto di dimora nei confronti di altrettanti soggetti, residenti nelle province di Napoli e Salerno, responsabili di una truffa perpetrata ai danni dello Stato mediante la gestione di slot machine modificate e prive di collegamento alla rete telematica, al fine di evadere le imposte previste sui giochi da intrattenimento oltre che ingannare i giocatori, fruitori inconsapevoli di apparecchi “off-line”.
L’operazione denominata “JOKER”, trae origine da un’attività di controllo nel corso della quale, militari della Compagnia di Cava de’ Tirreni venivano a conoscenza della circostanza che, all’interno di un bar, erano installati apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro, non collegati alla rete telematica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Il mancato collegamento alla rete, di fatto, precludeva il calcolo del PR.E.U. (Prelievo Erariale Unico), così come anche i controlli sulla corretta gestione delle vincite da elargire ai giocatori ai quali, ignari, non venivano garantite nelle percentuali previste. La tipologia dei congegni con vincita in denaro rinvenuti (AWP), infatti, in condizioni di normale funzionamento ed in
linea con le normative vigenti in materia di giochi, è provvista di un collegamento telematico che consente agli organi preposti il regolare controllo di ogni singola slot machine per il calcolo del relativo PR.E.U. sull’ammontare complessivo delle giocate effettuate, nonché il corretto esercizio nella restituzione delle somme da corrispondere in premi ai giocatori secondo le giuste proporzioni.
La titolare dell’esercizio commerciale, in particolare, allarmata dalla presenza dei Finanzieri, tramite un apposito telecomando spegneva immediatamente le slot machine illegalmente detenute nel retro bottega le quali, tra l’altro, erano anche dotate di nulla osta di messa in esercizio falsi.
Le successive indagini compiute con attività d’intercettazione così come disposto dalla Procura della Repubblica, hanno consentito di individuare due garage nel Comune di Nocera Inferiore, adibiti a laboratorio, dove quotidianamente i responsabili manomettevano le schede informatiche di slot machine dismesse, al fine di alterarne il funzionamento.
I Finanzieri hanno poi scoperto che le macchine venivano installate presso diversi esercizi commerciali, nelle province di Napoli e Salerno, con la compiacenza dei gestori, che garantivano la propria disponibilità dietro compenso attinto dalle somme accumulatedalle macchine in accordo con i fornitori.
All’esito delle operazioni condotte, sono stati sequestrati n. 20 apparecchi “off line” con relativi nulla osta di messa in esercizio falsi, n. 65 apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro manomessi, n. 236 schede da gioco e n. 61 nulla osta di messa in esercizio, ed è stato accertato un mancato versamento del PR.E.U. per oltre 4 milioni di Euro, calcolato dai Monopoli che hanno applicato le aliquote previste per Legge (fissate dagli interventi normativi in materia di stabilità economica e ricomprese tra il 19 ed il 21%) su un imponibile forfettario giornaliero di euro 3.000, per 365 giorni di presunto esercizio di ogni congegno rinvenuto.