Una squadra con un atteggiamento tattico poco amabile, proprio come il ricordo del precedente di Venezia col fischietto designato per la gara odierna. Gian Piero Ventura lo ha detto tra il serio ed il faceto, ma la circostanza che quasi tutti gli avversari di turno cambino spartito tattico per affrontare la sua Salernitana è anche un piccolo motivo di orgoglio. E chissà mai che per la gara di oggi il trainer genovese non si diverta a spiazzare il suo scafato collega di panchina, Braglia, cambiando a sua volta pelle alla Salernitana. Le assenze di Cicerelli e Lopez, terzini nella difesa a quattro proposta a Pescara, farebbero pensare ad un ritorno al passato con tanto di 3-5-2 che, però, corre il rischio di essere una minestra poco appetitosa ed intrigante. E, soprattutto, di non avere più tanti segreti per gli avversari. Il modulo è importante, ma la differenza la fanno testa e piedi dei calciatori e la Salernitana ha centrocampisti nel complesso superiori ai diretti avversari, capaci di tenere botta sul piano fisico ma di dettare legge sotto l’aspetto tecnico. Peccato che, tranne Akpa, nessuno di loro sia di proprietà del club granata, ma Ventura a queste cose non può più di tanto badare. Fa con quel che ha e là in mezzo, se tutti stanno bene, di certo a Ventura le cose ora come ora non vanno male perchè Dziczek è in crescita, e pare abbia anche cominciato a familiarizzare con l’italiano, Akpa è una certezza, Lombardi è quasi incontenibile mentre Maistro e Kiyine, talenti un po’ ribelli, hanno qualità indiscusse. Tanto basta per capire che la Salernitana potrebbe giocare con 3-5-2 o col 4-4-2, semplicemente spostando di qualche metro la posizione sul campo di alcuni di questi calciatori citati. Con la seconda ipotesi, anzi, ci sarebbe addirittura da tener fuori uno di loro, molto probabilmente Maistro, per lasciare spazio a Kiyine sulla sinistra. In difesa Karo, Migliorini e Jaroszjnski sono sicuri di una maglia. La mossa a sorpresa di Ventura potrebbe essere l’impiego di Aya o Billong accanto a Migliorini con lo scivolamento a sinistra del polacco di proprietà del Genoa per un 4-4-2 che darebbe ampiezza e sfogo sugli esterni, laddove la Salernitana sarebbe in costante superiorità numerica. In attacco, Djuric è la certezza. La sorpresa potrebbe essere la conferma di Gondo.
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