Quattro carri allegorici per caratterizzare l’ edizione 2020 del Gran Carnevale di Maiori che ruoterà intorno all’Arte con “Peace & Love”, “In un mare di guai”, “Il mondo nelle nostre mani” e “Penso Positivo” a cui si aggiunge un quinto carro fuori concorso dal titolo “Ciao Darwin”. 3 sfilate dei carri allegorici lungo il tratto di strada compreso tra Via Nuova Chiunzi e il Porto Turistico da oggi e fino al primo marzo, poi domenica 23 febbraio ed il giorno di carnevale, martedì 25 febbraio ed ancora domenica 1°marzo. Tre date e un programma che si annuncia ancora una volta spettacolare. E’ quello della 47esima edizione del Gran
Carnevale di Maiori, evento organizzato dal Comune e finanziato dalla Regione Campania attraverso i fondi Poc 2014-2020, che quest’anno ha ottenuto anche il patrocinio del Comitato organizzatore delle celebrazioni per il centenario della nascita di Federico Fellini il cui logo campeggia accanto a quello dell’identità visiva dell’evento.
“Maiori d’aMare, dal Carnevale a Fellini100” un appuntamento dove figurano oltre agli eventi ludici dedicati ai bambini, anche il concerto di Monica Sarnelli “Napoli@Colori”, lo spettacolo teatrale di Rosalia Porcaro protagonista con “Donne”, il concerto del duo EbbaneSiS (Viviana & Serena) e una mostra di Fabio Govoni dal titolo Biopics3 ispirata ai grandi miti reinterpretati al cinema tra cui Freddy Mercury, Ray Charles, Van Gogh.
«Peace & Love» è il titolo del carro allegorico pensato dall’Associazione A.D.S. che rievocherà il grande concerto di Woodstock nell’anno del 50° anniversario. E con esso il memorabile periodo del “Flower power” che sarà utilizzato per trasmettere un messaggio di pace, amore e libertà, ma soprattutto di tutela del pianeta terra. Perché come diceva Andy Warhol «avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare».
L’Associazione I Monelli propone il carro «In un mare di guai» rispolverando dalle teche un film muto del 1917. E con esso il grande Charlie Chaplin, protagonista in «L’emigrante» di comicità a tratti profonda a tratti spicciola, con cui si «affrescavano» le difficoltà affrontare per raggiungere il nuovo mondo alla ricerca di un futuro migliore nel periodo della Prima grande guerra. Un film quanto mai attuale se si considerano gli eventi che caratterizzano le migrazioni di massa lungo il bacino del Mediterraneo.
Si intitola «Il mondo nelle nostre mani» ed è un carro che dice no alla guerra e al razzismo invocando piuttosto inclusione e integrazione. Lo ha firmato l’Associazione Gli Invisibili che riporterà in vita in vita Michael Jackson e lungo il solco di due suoi grandi successi, “Heal the world” e “We are the world” (quest’ultima prodotta in collaborazione con Lionel Richie per i bambini dell’ Etiopia), darà vita alla sua proposta per il Gran Carnevale 2020. Dal bozzetto si evince che Jackson è intento a “recitare” un suo testo rivolto verso il pubblico. Alle sue spalle due mani che reggono il mondo e su di esso tre bambini di diversa etnia, i quali giocano tra di loro stringendosi le mani, a dimostrazione che si può convivere insieme senza discriminare il colore della pelle.
Lorenzo Jovanotti sarà invece l’emblema di un neorealismo 4.0. Quello che riconduce a Federico Fellini, a cui il cantante ha detto di ispirarsi per trasmettere entusiasmo, e a quell’arte di fondere il reale e il surreale. Lo hanno «adottato» per interpretare il filo conduttore della kermesse i maestri della cartapesta dell’Associazione Diapason – Nuovi Pazzi che daranno vita al carro «Penso Positivo». Un’opera che attraverso l’immagine del cantante intende lanciare un messaggio di positività e di entusiasmo. Due fattori che contaminano peraltro la sua musica. Il carro, oltre alla sagoma di Jovanotti si compone di una sirena incantatrice, visione dell’amore, e un astronauta in rotta verso Marte, verso il futuro. C’è poi la vita rappresentata da una enorme tartaruga contornata dalla spensieratezza rappresentata da pesci in festa.
L’altra grande novità è quella dei nuovi capannoni dove quest’anno sono in fase di realizzazione le opere in cartapesta. Si tratta di luoghi idonei in cui i ragazzi stanno dando vita alle loro maestose opere prodotte intorno al tema delle Arti declinato dalla pittura alla scultura, alla musica, passando per il cinema nel centenario della nascita di Federico Fellini.
Un rapporto, quello con le arti che Maiori vanta di avere nel proprio dna. Basti pensare ai pittori cosiddetti “Costaioli” o alla grande filmografia del dopoguerra che trasformò la cittadina della Costiera Amalfitana, dalla metà degli anni Quaranta, in set cinematografico grazie al grande Roberto Rossellini, padre del Neorealismo e della genialità stracciona del suo cinema rivoluzionario.
E in uno dei suoi film, girato tra Maiori e Furore (l’Amore), compare anche un giovanissimo Federico Fellini, peraltro autore di quella favola, nei panni di un vagabondo accanto ad Anna Magnani
Dunque, un filo conduttore, quello della prossima edizione, che si presenta ancora una volta intrigante e suggestivo per l’enorme patrimonio culturale e storico che Maiori e la Costiera Amalfitana possono vantare e che dallo scorso ottobre ha solleticato la fantasia dai maestri della cartapesta i quali da mesi sono all’opera per dar vita ai carri allegorici che sfileranno il 23 e il 25 febbraio e 1 marzo.