SI ASPETTA MAGGIO PER LA RIPRESA, MA ORA E’ IMPORTANTE VINCERE LA PARTITA PIU’ IMPORTANTE

Attendere, prego. Ora non resta che portare pazienza, rispettare le regole e lavorare tutti insieme affinché tutto, sport compreso, possa tornare alla normalità. In quanto tempo? Questo nessuno ancora lo può sapere, ma la certezza è che solo mantenendo alta la guardia e osservando tutte le precauzioni del caso il lieto fine arriverà. Sospesi i campionati fino al tre aprile, come da decreto governativo, è fin troppo evidente che non sarà quella la data per la ripartenza. Con diverse squadre in quarantena per la positività di alcuni calciatori, al momento è fuori questione che l’attività normale possa riprendere in poche settimane anche perchè l’Assocalciatori ha chiesto di sospendere gli allenamenti onde evitare rischi ulteriori ed inutili. Ed ancora: una volta che le squadre potranno tornare ad allenarsi, bisognerà mettere nel conto due, anche tre, settimane di tempo per consentire a tutti di ritrovare una condizione accettabile. Per tutti questi motivi, dunque, la ripresa non potrà che avvenire a maggio quando il calendario potrebbe essere davvero intasato e non ci sarà tempo per rifiatare. Ripresa a maggio, almeno così si spera. E di sicuro, quando lo sport tornerà a farci compagnia, tutto avrà un sapore speciale. La serie B s’è fermata dopo ventotto turni e solo Ascoli e Cremonese hanno una gara da recuperare. Mancano, dunque, dieci giornate al termine della stagione regolare. Per i playoff ci sarà bisogno di cinque date in cui collocare i due spareggi in gara secca tra la quinta e l’ottava e la sesta e la settima, le due semifinali e la finale, queste con gare di andata e ritorno. Più semplice il discorso playout che coinvolgeranno solo due squadre con gare di andata e ritorno. Con qualche turno infrasettimanale sparso qua e là, la stagione dovrebbe arrivare in porto. E’ questo l’obiettivo dei club, ma la condizione imprescindibile, quella che sta a cuore a tutti, al di là del calcio, è che si vinca la partita più importante, quella per la salute e la vita di tutti gli italiani. Solo dopo, si potrà ragionare di date e modalità per far terminare regolarmente i campionati. Quando arriverà quel momento, è auspicabile che tra i club ci siano sintonia ed unità di intenti e che non prevalgano i soliti interessi di bottega.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto