Il mondo del calcio le sta provando tutte per far ripartire i campionati, chiudere la stagione e gettarsi il più in fretta possibile alle spalle questo periodaccio. La priorità resta la salute, intendiamoci. Anche per questo tra le ipotesi più accreditate al vaglio nella stanza dei bottoni c’è quella di prevedere, quando il pallone potrebbe cominciare a rotolare nuovamente, quella di fare Tamponi a tappeto su tutti. Ed ancora un protocollo con le indicazioni da rispettare per tutti i club, a cui tutti dovranno rigorosamente attenersi dal giorno in cui riprenderanno gli allenamenti. Quando? Si spera a fine aprile, inizio maggio. È quanto è emerso ieri nel tavolo virtuale tenutosi tra la Figc e il ministro dello sport, Spadafora, per fare il punto sulla situazione del calcio che vuole tornare in campo – virus permettendo – a fine maggio, sfruttando l’estate per completare poi i campionati ed evitare sanguinose perdite economiche. Oggi si riunisce sempre telematicamente l’assemblea di serie a che darà la geografia delle divisioni tra i favorevoli e contrari alla ripartenza nel massimo campionato, mentre la settimana prossima toccherà a i 20 club di b.
Per rendere il calcio totalmente sicuro – oltre alle partite e agli allenamenti ci sono infatti anche i massicci spostamenti in giro per l’Italia di squadre, staff, tecnici televisivi, giornalisti e quant’altro -attraverso un percorso di rientro all’attività che sia progressivo. Alcune ipotesi: dall’ingresso a scaglioni dei calciatori nei centri sportivi ai ritiri da iniziare subito, il primo giorno in cui ci si ritornerà ad allenare, fino ai tamponi da fare a tappeto – magari in collaborazione con strutture private – a tutti i calciatori della rosa e agli staff delle squadre. Nelle prossime settimane, augurandosi che dai medici arrivino buone notizie sullo stato di salute del Paese, se ne saprà certamente di più. In Figc continua l’attività. Dopo l’annullamento del consiglio federale del 23 marzo, il presidente Gravina continua a rimanere in contatto con le componenti varie attraverso internet e conference call. Ieri si è riunito per la seconda volta il tavolo permanente di emergenza della Federcalcio, a cui hanno partecipato tutte le componenti: Leghe, calciatori, allenatori e arbitri in cui sarebbe stato lanciato un chiaro messaggio ai club di serie B e C: sono allo studio formule per andare incontro alle società, ma non si faranno sconti ai furbetti che proveranno ad approfittare dell’emergenza.