Una domenica delle palme senza fedeli, le messe potranno essere seguite solo in tv o sui social. Né Via Crucis né distribuzione dell’ulivo.
E’ quanto nuovamente precisato e disposto da una nuova ordinanza del presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca che ha fatto raccomandazione alle Diocesi della regione di assicurare la sospensione di qualsiasi forma di riunione, manifestazione, iniziativa, evento e cerimonia di carattere religioso in luoghi pubblici e privati aperti al pubblico, al fine di evitare i rischi di contagio derivanti dal contatto, diretto o indiretto, tra le persone.
Una precisazione giunta dopo dall’annuncio, poi rivisto da Monsignor Giuseppe Giudice della diocesi di Nocera-Sarno sull’apertura delle chiese contingentata per la preghiera personale, che lui stesso poi ha definito di essere stato frainteso ritenendo di procrastinare la chiusura di tutte le chiese fino a nuove disposizioni, in ottemperanza anche all’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Sin da subito invece l’arcivescovo di Andrea Bellandi in una lettera rivolta a sacerdoti, diaconi, religiosi e a tutti i fedeli di Salerno ha voluto rimarcare il divieto di accesso alle chiese con validità fino almeno al 14 aprile con la sospensione totale delle celebrazioni per evitare qualsiasi ulteriore possibilità di contagio, in quanto sarebbe impossibile la sanificazione continua e permanente degli ambienti, e anche per dare un segnale forte, pur se doloroso, a tutte le persone, affinché rispettino strettamente le limitazioni imposte dall’autorità per il bene comune.
Con l’ordinanza n. 27 della Regione Campani sono prorogate fino al prossimo 13 aprile le misure precedentemente adottate, compresa quella della sospensione delle attività nei cantieri edili. “Contiamo di avere il picco e, quindi, l’inizio della curva discendente per fine aprile – inizio maggio, ha detto in diretta Facebook il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Il che significa avviarci ad una riduzione dei contagi fino alla somma zero.
Il presidente della Regione ha chiamato in causa anche la presenza non giustificata di molte persone in strada da lui definiti “rilassamenti intollerabili” che lo hanno portato a chiedere l’invio di altre 300 unità di forze armate per la Campania a sostegno delle forze di polizia, perchè ci sono troppe realtà nell’area metropolitana della regione dove c’è una disinvoltura che fa paura.