Rari Nantes, Pro Salerno, Circolo Nautico. La pallanuoto salernitana piange Guglielmo Buonagiunto. Presidente, direttore sportivo, dirigente che aveva la palla bagnata nel cuore e che, per un maledetto scherzo del destino, è stato proprio il suo cuore malato a tradirlo dopo che aveva dato parecchi segni di cedimento negli ultimi dieci anni.
Un infarto, il quarto da quando soffriva di cuore, lo ha stroncato ieri sera nel centro riabilitativo dove lavorava a Cava de’ Tirreni. Guglielmo Buonagiunto aveva 55 anni e per un quarto di secolo è stato l’anima e il motore della pallanuoto salernitana. Il primo, l’unico dirigente ad avere portato in massima serie prima la Rari Nantes, da direttore sportivo, e poi il Circolo Nautico: la sua creatura nata dalle ceneri della Pro Salerno come un’araba fenice.
Guglielmo Buonagiunto è stato il diesse della Rari Nantes Salerno che nel lontano 1991 brinda alla storica promozione in serie A1 con Savinovic in panchina ed elementi del calibro di Sukno e Duho, ori olimpici con l’ex Jugoslavia in vasca. Grande esperto di pallanuoto e talent scout, il diesse che gestiva la storica Onda Nuoto sposa la causa della gloriosa Pro Salerno con cui vince e si consolida nel circuito pallanuotistico prima di partorire la sua vera e propria creatura. Il Circolo Nautico Salerno che nel 2005 straccia il campionato di A2 per approdare in massima serie. Era la squadra dei fenomeni. Di gente come Mammarella, Andrè, Baviera, capitan Silvestri, e degli stranieri Uskokovic, Milic ed il giovane Petrovic. Gente che aveva fatto e farà la storia della pallanuoto. Il Circolo Nautico rimarrà per tre anni di A1 prima di lasciare la massima serie ed accusare un calo vertiginoso che l’ha portato all’oblio. Probabilmente una ferita che è sempre rimasta aperta nel fragile cuore di Guglielmo Buonagiunto. E che da ieri sera ha cessato di battere. Domani l’ultimo saluto alle 10 presso la Chiesa di Maria SS. Della Consolazione in Via Valerio Laspro.
Ciao presidente.
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