Il mondo del teatro salernitano piange la scomparsa di Gino Esposito, 77 anni, attore, regista, autore e fondatore prima del teatro al Ridotto poi del Teatro Arbostella. Il sorriso e l’umiltà hanno sempre contraddistinto il lavoro di Gino Esposito, garbato, gentile ma determinato tanto da essere essere un riferimento importante per la cultura, lo spettacolo e per la città di
Salerno. Nato a Sarno, ma salernitano d’adozione, Gino Esposito se n’è andato, poco dopo le 8, nella sua casa, circondato dall’affetto e dalle amorevoli cure dei suoi familiari, in punta di piedi, lontano da quelle luci della ribalta e dalle tavole del palcoscenico, che tanto Gino Esposito è stato il fondatore della compagnia “Gruppo Umoristico Salernitano”, che aveva messo insieme nel lontano 1976, e che poi negli anni aveva assunto il nome di “Teatro Comico Salernitano”. Ora era direttore artistico del Teatro Arbostella, una sua creatura. Appena la notizia si è diffusa, tanti i messaggi apparsi sulle bacheche social:” Io perdo un fratello dolce ed affettuoso ed un amico generoso nella collaborazione, iniziata nel lontano 1974” ha scritto Ugo Piastrella del Teatro Nuovo. “Gino Esposito non è più !Lascia nei cuori del teatro salernitano una malinconia enorme .Ci mancherà il tuo sorriso e la tua voglia di teatro” ha scritto Claudio a Tortora del Teatro delle Arti. Anche il sindaco di Salerno ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Gino Esposito, abbracciando i familiari e coloro che ne hanno condiviso la vita e l’arte.
Gino Esposito è stato – dichiara il Sindaco Vincenzo Napoli – un geniale operatore culturale, tra i più apprezzati della nostra comunità. Passione, gentilezza, tenacia hanno contraddistinto ogni sua iniziativa fino all’ultima il Teatro Arbostella nella quale Egli valorizzava generi e talenti. Con Gino Esposito, Salerno perde un prezioso punto di riferimento artistico che ha ispirato diverse generazioni di artisti ed autori. Sapremo perpetuare la sua eredità”Anche Maria Rita Giordano, assessore all’Innovazione al Comune di Salerno ha espresso il suo dolore “Oggi il Teatro salernitano ha perso un riferimento importante.
Mi sono sempre sentita a casa e di casa al Teatro Arbostella e questo si ottiene non solo col lavoro e con la professionalità ma con un ingrediente ancora più importante, il cuore.
E il cuore… non morirà mai”! . Tutti esprimono vicinanza alla famiglia, alla moglie Annamaria e ai figli Arturo ed Antonio.