Tutti in casa. La festa del lavoro tra le mura domestiche come è giusto che sia in tempo di coronavirus. Salerno ha mostrato grande senso di responsabilità anche e soprattutto oggi, primo maggio. La gente è rimasta a casa. Per strada poche pochissime persone. Tanti, tantissimi, invece i controlli da parte delle forze dell’ordine con posti di blocco sparsi in tutta la città. Da Mercatello al Teatro Verdi, passando per Pastena, Torrione, la stazione centrale e piazza della Concordia. Le auto di Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani, Polizia Provinciale, Guardia di Finanza e finanche della Guardia Costiera hanno presidiato tutto il tessuto cittadino. La presenza massiccia delle forze dell’ordine ha fatto probabilmente anche da deterrente ai pochi che magari potevano essere tentati dal prendere una boccata d’aria, ma Salerno ha mostrato grande senso civico proprio quando manca poco, pochissimo, per la cosiddetta fase due. Le auto di polizia e carabinieri hanno fermato le poche persone per strada, chiedendo ragione della loro presenza con le oramai famigerate autocertificazioni. Con tutti i negozi praticamente chiusi, compresi anche i supermercati, e le sole farmacie di turno aperte, del resto, sarebbe risultato difficile giustificare un’uscita se non per validi e certificati motivi.
Chi si aspettava o temeva che stamani la gente si riversasse per strada dunque è rimasto deluso. Fatta qualche rara eccezione, Salerno è risultata deserta. La gente in linea di massima ha risposto ancora una volta presente.