Il divano Chesterfield affonda le sue radici nel XVII secolo, quando un conte inglese ebbe l’idea di farsi costruire un divano su misura che fosse comodo e avvolgente come i sedili delle carrozze dell’epoca.
L’artigiano eseguì il lavoro in maniera tanto eccellente che, ad oggi, le peculiarità di questo divano sono le medesime: rivestimento in cuoio o similpelle, che risulta facile da lavare e non stropiccia i vestiti; braccioli con la tipica forma delle corna di un ariete, a simboleggiare la forza e la stabilità; seduta bassa e schienale ampio per un comfort unico; e lavorazione capitonné con trama geometrica che s’incontra in file di bottoni equidistanti.
Tutte queste caratteristiche vengono riprodotte fedelmente da aziende come Vama Divani, realtà italiana che propone lavorazioni artigianali eccellenti, in grado di rispettare in tutto e per tutto lo stile dei divani Chesterfield di una volta.
Le varianti sul tema, inoltre, consentono scelte variegate, in linea con le proprie, specifiche esigenze. In generale, avere un divano Chesterfield in salotto significa possedere un complemento importante e di grande fascino, quindi non occorre esagerare con ulteriori elementi troppo elaborati.
Un salone con uno o più divani Chesterfield che si voglia arredare con uno stile prettamente britannico, quindi, può contemplare la presenza di credenze o tavolini dal sapore antico o classico, in legno massello o con inserti in vetro. Si può abbinare la classica vetrina dietro cui esporre un servizio pregiato, a un tavolino basso con piano anch’esso in vetro.
Ciò è ancora più vero se si sceglie un divano dai toni scuri, come il marrone o persino il nero: occorrerà uniformare l’arredamento a livello cromatico, ma “spezzando” di tanto in tanto, al fine di illuminare la stanza. A tale scopo, si può disporre un tappeto dai toni leggermente più chiari e richiamarne i colori con le tende, completando il tutto con una lampada nell’angolo più buio.
I colori più chiari di un divano Chesterfield, invece, possono facilmente essere abbinati anche con il più moderno stile shabby chic, soprattutto se si opta per una versione più moderna. Tavoli, sedie e persino librerie possono riportare colori pastello opportunamente “invecchiati”, così come previsto da questa peculiare tendenza, ma senza discostarsi troppo dal colore primario del divano.
Quest’ultimo, in chiave più contemporanea, può avere le tinte del rosso e persino del bianco, quindi rappresenta la giusta via di mezzo per chi desideri un pezzo unico nel suo salotto ma in una versione più attuale.
L’orologio a pendolo in un salotto arredato all’inglese è quasi irrinunciabile, oltre che creativo: si può scegliere la versione più piccola, da appendere al muro, o, se si dispone di maggiore spazio, anche la classica versione da terra. Di certo, sia questo complemento che altri dovranno riportare inserti color oro, adeguato al salotto scuro, così come a quello chiaro.
Uno o più quadri alle pareti, magari proprio sopra al divano stesso, sono una costante nei salotti inglesi: i paesaggi e i soggetti sono quasi sempre ottocenteschi, meglio se richiamano alla vita quotidiana di quell’epoca. Un lampadario importante, infine, con gocce di cristallo o candelabri può completare egregiamente la visione d’insieme, ma sono contemplate anche appliques sullo stesso tono e lampade da terra egualmente eleganti.
Tenendo conto di questi suggerimenti, quindi, sarà possibile realizzare un soggiorno in puro stile britannico, dove il proprio divano Chesterfield risulterà il principale protagonista dell’arredamento.