Il periodo di chiusura totale di molte attività produttive aveva dato respiro all’ambiente, regalando acque finalmente limpide anche in molti tratti del litorale salernitano. Una parentesi, però, rispetto alla normalità visto che negli ultimi giorni, non appena sono riprese le attività in tante fabbriche, i corsi d’acqua sono tornati a presentare colorazioni non certo naturali.
Emblematico il caso del fiume Sarno, ma anche sulla spiaggia di Santa Teresa la situazione è purtroppo cambiata. Acqua rossa dal torrente Fusandola che sfocia proprio sull’arenile tanto caro ai salernitani che ieri si sono goduti il sole ed un po’ d’aria di mare ma hanno anche notato che qualcosa era cambiato rispetto al periodo di lockdown. Il consigliere comunale, Giampaolo Lambiase, ha scritto al Sindaco di Salerno, Enzo Napoli, ed all’assessore all’ambiente, Angelo Caramanno, per denunciare la situazione. Nei giorni scorsi si è anche provveduto, ricorda Lambiase, ad effettuare prelievi di sabbia utili all’Arpac per analizzare lo stato di salute dell’arenile di Santa Teresa che nello scorso mese di novembre fu “invasa”da una melma nera ed oleosa proveniente dal mare. Immagino, prosegue Lambiase nella sua missiva, che le analisi già prodotte dall’ARPAC hanno evidenziato inquinamento e/o contaminazione non conforme ai limiti di legge. La lettera si chiude con una domanda rivolta al Sindaco ed all’assessore al ramo:
che cosa aspettate ancora per mettere in campo ogni azione ed indagine utile ad individuare le cause e gli artefici di tali “sversamenti illegali”, dannosi per la salute pubblica? Questa mattina ci siamo recati sul posto e le immagini confermano che dallo scarico che dà sulla spiaggia scenda verso il mare acqua dal colore sospetto. La lotta agli sversamenti illegali per la tutela dell’ambiente non può certo fermarsi ora che il lockdown è un ricordo.