La Lega B aspetta le decisioni del governo. Balata ha deciso di non decidere. Del resto non può… decidere. La stanza dei bottoni del calcio ha già passato salomonicamente la palla lunedì. La Salernitana e i suoi tifosi, come nelle altre piazze della cadetteria, attendono, ma intanto hanno comunque preso d’assalto la prevendita che è partita ieri, facendo registrare già un buon numero di biglietti venduti. Staccati già 400 tagliandi per il settore ospiti dello Stirpe.
Quella di ieri è stata una giornata di riflessioni, scambi di opinioni e pure qualche decisione. Quella, ad esempio, di rinviare tutti i match del torneo Primavera 2 “in considerazione della situazione medico-sanitaria in continua evoluzione in tutto il paese”. Nel weekend i granatini avrebbero dovuto recarsi ad Ascoli.
Fermi i baby, per i grandi è ancora tutto in itinere. Due le ipotesi: stoppare tutto e rinviare a data da destinarsi le partite di 26 e 27ma giornata, oppure consentire la disputa dei match con porte chiuse per quelli previsti nelle Regioni interessate dall’emergenza. In quest’ultimo caso Frosinone-Salernitana sarebbe salva, fuori dai perimetri dell’emergenza Coronavirus. In caso di via libera al pubblico, quello di fede granata si appresta a un esodo importante, visto che ieri – nel primo giorno di prevendita – erano stati venduti già 263 biglietti ed oggi si è già sfiorata quota 400. Ampiamente raggiungibile la spedizione dei mille per Frosinone. Se si giocherà regolarmente, naturalmente.
La Serie B vuole prendersi tutto il tempo. Ieri il suo presidente, Balata, ha sentito i rappresentanti dei vari club. Alcuni di loro hanno continuato a battere sul rinvio, sulla falsa riga di quanto fatto dalla Lega Pro nei gironi A e B, trovando però non pochi contrari, soprattutto alla luce delle rassicuranti dichiarazioni del ministro dello sport, Spadafora, rilasciate nel primo pomeriggio. Le richieste di uniformità a voce alta provenienti da vari club, tra cui la Salernitana, e soprattutto il calendario fitto di impegni hanno fatto prendere ulteriore tempo a Balata che deciderà in tempi stretti. La collocazione dei recuperi sarebbe un problema non di poco conto, anche se la salute pubblica viene prima di tutto. Le indicazioni del nuovo decreto attuativo firmato Giuseppe Conte sono chiare: in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte è consentito «lo svolgimento di eventi e partite, nonché allenamenti, a porte chiuse nei comuni diversi da quelli della zona rossa del contagio, dove invece lo stop è totale».
Oggi è partita la prevendita del turno infrasettimanale del 3 marzo, Salernitana-Venezia, ma solo parzialmente e con due giorni di ritardo. Inizialmente non sarà attiva la vendita per il settore ospiti. In ballo c’è la trasferta del team veneto, proveniente da una delle regioni sotto la lente d’ingrandimento. Se per i viaggi degli atleti «non vi sono fattori di rischio», stando a quanto dichiara Spadafora, occorre capire se al pubblico lagunare sarà consentito recarsi all’Arechi. Lunedì il presidente Figc, Gravina, aveva ipotizzato trasferte vietate da e per le zone cerchiate in rosso. Ieri, invece, il Governo ha tratteggiato orizzonti più distensivi. Tutti, dai circuiti di ticketing ai diretti interessati, attendono segnali e comunicazioni.