Alla lunga lista di indisponibili in vista della trasferta di Livorno rischia di iscriversi anche Francesco Di Tacchio. Il centrocampista stakanovista della Salernitana anche ieri sui è allenato a parte, insieme a Mantovani. Perticone e Di Gennaro stanno meglio invece ed hanno preso parte agli undici contro zero e alle esercitazioni su pressing e possesso palla proposte da Gregucci nel ritiro punitivo di San Gregorio Magno dove la Salernitana è in clausura da lunedì scorso. I due potrebbero addirittura strappare una convocazione per la decisiva trasferta del Picchi. Nel piccolo centro gregoriano, il trainer granata ha spronato e messo sotto torchio i suoi, chiedendo molto più di quanto fatto (poco oggettivamente) finora. Sotto gli occhi del management (ieri c’erano il diggì Fabiani ed il suo scudiero Alberto Bianchi), Gregucci ha spinto molto sulla difesa a tre. Non solo 3-4-1-2, ma anche 3-5-2 puro, tenendo tutti sulla corda.
Akpa Akpro è seriamente candidato a una maglia da titolare a centrocampo. Di Tacchio è affaticato (ma proverà a recuperare per Livorno). In caso di forfait varata una mediana tutta africana, con l’ivoriano mezzala destra, Minala play e Odjer sul centro-sinistra. Può essere un’ipotesi. Più facile, però, che tocchi ancora a Di Tacchio, col camerunese ex Lazio ancora in panca.
C’è da rettificare la difesa. Nonostante la prestazione da incubo col Crotone Migliorini dovrebbe essere confermato baluardo centrale in un reparto che sarà completato dal rientrante Pucino sulla destra e da Gigliotti dalla parte opposta. Perticone e Bernardini, altro ex di turno, andranno in panchina. Detto del centrocampo, resta da definire l’attacco. Ieri Gregucci ha provato da un lato l’inedita coppia Andrè Anderson-Vuletich, dall’altro Orlando a sostegno di Jallow e Djuric. Il bosniaco si è alternato con Calaiò, mentre Rosina ha rimpiazzato l’ex vicentino. Oggi ultimo giorno a San Gregorio. Poi si torna a Salerno prima della partenza per la Toscana. C’è tempo ancora per decidere e sciogliere i dubbi, col conforto di un’infermeria che si sta progressivamente svuotando. Le condizioni dei giocatori in via di recupero saranno valutate nelle prossime 48 ore.
Visto il cammino altalenante della Salernitana, la trasferta di Livorno assume oggi un valore delicatissimo un po’ per tutti. Nessuno escluso. A partire dal tecnico Gregucci, passando per i giocatori fino ad arrivare alla dirigenza. Il management è responsabile nel bene o nel male dell’organico allestito in estate e “corretto” senza grossi sussulti a gennaio.