A MATIERNO AGGRESSIONE ALLE FORZE DELL’ORDINE: FERITI TRE CARABINIERI, INSORGE IL SINDACATO –

Tre Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Salerno sono stati malmenati da alcune persone già note alle forze dell’ordine, mentre procedevano al fermo di una donna a bordo di un motociclo, senza patente e con della sostanza stupefacente al seguito. Lo denuncia la segreteria provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).I militari dell’Arma: “I fatti sono avvenuti a Matierno di Salerno ai danni di tre colleghi colpevoli di aver fatto il loro lavoro. Nel corso del controllo infatti, la donna è andata in escandescenze richiamando l’attenzione di alcuni personaggi già noti alle forze dell’ordine, che approfittando della situazione immediatamente si sono diretti in strada e hanno iniziato a dare sfogo ai loro istinti primordiali, contrastando l’opera dei colleghi e provocando loro delle lesioni personali giudicate guaribili in 30 giorni, nel vano tentativo di fare scappare la donna. Solo l’alta professionalità dei militari ha impedito il verificarsi del peggio ed ha garantito l’esito dell’intervento, con l’aiuto di altri equipaggi accorsi in loro aiuto. E’ ora di dire basta a queste vili aggressioni in danno delle forze dell’ordine – insiste NSC – è imbarazzante il silenzio della parte sana della popolazione del rione Matierno e, ancora più incredibile il silenzio della politica locale. Neanche un intervento in segno di solidarietà in favore dei colleghi feriti. Il Nuovo sindacato Carabinieri esprime la propria solidarietà e vicinanza ai tre colleghi feriti e, si augura che le autorità preposte a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica di Salerno in generale e, del rione Matierno in particolare, prendano coscienza di ciò che accade in città e mettano in campo ogni mezzo lecito per ripristinare la legalità e dare un segno tangibile alla parte sana della popolazione della presenza dello Stato”. Non è la prima volta che a  Matierno, frazione collinare di Salerno, si verifica un episodio di aggressione nei confronti delle forze dell’ordine. A gennaio un caso analogo.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro