“L’amministrazione prometteva discontinuità ma alla prima non perde occasione per porre una barriera verso i cittadini, con un atteggiamento di censura verso la stampa e dimostrando, ancora una volta, che si confonde la cosa pubblica con casa propria”.
Così in una nota il consigliere rieletto Dante Santoro in merito alla vicenda che ha visto gli organi di informazione privati della possibilità di assistere alla prima seduta della nuova giunta e i lavoratori delle cooperative alla ricerca di delucidazioni sul proprio futuro: “Apprendo con notevole rammarico che, ieri mattina, è stato vietato l’accesso ai giornalisti che svolgevano solamente il proprio lavoro: sopra, nelle stanze di potere, si teneva la prima giunta ‘top secret’ mentre sotto i portici del comune i lavoratori delle coop chiedevano pacificamente un incontro per conoscere il loro futuro rispetto al lavoro sospeso inspiegabilmente e degli stipendi da miseria peraltro arretrati. Questi signori nascondo qualcosa? Perché hanno vietato ai cronisti di svolgere l’importante lavoro di informazione sul territorio in maniera libera? Dov’è la trasparenza tanto invocata in questi giorni? Esprimo solidarietà ai giornalisti e ai lavoratori per quanto successo stamattina, qualcuno dai piani alti batta un colpo e dia risposte senza nascondersi nelle stanze del potere e si ricordi che deve rispondere ad un mandato consegnatogli dai cittadini che chiedono chiarezza ora più che mai”, ha concluso Santoro.