Una cerimonia sobria ma al tempo stesso pregna di significati è quella che si è svolta questa mattina presso l’auditorium di Acerno dove alla presenza di autorità religiose, tra cui l’arcivescovo di salerno Luigi Moretti, militari e civili è stato riconsegnato ai “legittimi” proprietari il Tesoro di San Donato, patrono di Acerno, tesoro sottratto alla Chiesa, l’11 settembre dello scorso anno. Il recupero del tesoro è merito del Nucleo Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli che, a margine di una serrata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, ha
portato all’arresto di ventinove persone, con base logistica in provincia di Napoli, che ricettavano beni d’arte provenienti da luoghi di culto e istituti religiosi ubicati sull’intero territorio nazionale. Di fondamentale importanza per l’individuazione del prezioso tesoro è risultata la comparazione delle immagini degli oggetti sequestrati, con quelle contenute nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ha consentito di accertare la riconducibilità di alcuni di questi, con quelli saccheggiati dalla Chiesa “Madre” di Acerno, nel 2017.