Si attende la decisione del Consiglio di Stato per il 4 giugno che sarà determinante per il il futuro dello sviluppo dell’aeroporto Costa d’Amalfi di Salerno. Accogliendo il ricorso presentato da un gruppo di cittadini, i giudici del tribunale amministrativo
hanno annullato sia il decreto del Ministero dell’Ambiente che sanciva la compatibilità ambientale del Masterplan che l’intesa siglata tra Regione e Ministero dei Trasporti che sanciva la compatibilità Urbanistica. Una scelta quella dl tribunale amministrativo naturalmente contestata dalla Gesac, l’attuale gestore dello scalo salernitano entrato a far parte delle rete del sistema aeroportuale campano con l’aeroporto di Napoli Capodichino. II prossimo 4 giugno si confronteranno ancora una volta le ragioni dei residenti che difendono 56 ettari di ettari di terreni e case, pari a circa 60 campi di calcio di serie A, con grave ricaduta di problemi di salute e riduzione certa della qualità di vita per i cittadini che ivi risiedono. I cittadini ricorrenti non desiderano soluzioni alternative, ne al momento queste sono da perseguire, hanno ricordato ancora oggi in una nota stampa. Dall’altra parte la Gesac, che con il supporto della Regione Campania ha messo a punto un piano di rilancio che attraverso la creazione del sistema regionale aeroportuale salva Salerno, ma aiuta anche Napoli, i cui volumi di traffico, (ma parliamo del periodo pre covid) erano ormai insostenibili. Intanto per mercoledì la Filt CGIL Campania terrà, nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale, una conferenza stampa per illustrare le iniziative sindacali che sono state attuate per supportare lo sviluppo della rete aeroportuale campana e con essa dell’Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi in occasione dell’udienza del Consiglio di Stato prevista per giorno 4 Giugno.