Dopo diversi incontri, tenutosi con il Segretario Generale, il Direttore del Settore Personale, il Direttore del Settore Ragioneria, ci siamo resi conto – scrive in una nota il segretario aziendale CISL funzione pubblica, Raffaele Vitale – che era inutile discutere sulla riorganizzazione dei Settori e Servizi in quanto la proposta posta in essere era similare a tante proposte imposteci in questi anni, senza alcun senso riorganizzativo e senza contenuti sia sulla razionalizzazione della spesa che sull’utilizzo delle risorse umani disponibili, ed a nostro modesto parere nella fase di discussione con i componenti di Parte Pubblica ci siamo resi conto che il frutto di quell’aborto di organizzazione non era la Loro ma bensì del “Gruppo Massonico” che vive all’interno di questo Ente e composto da Dirigenti posti in quiescenza e mantenuti in servizio grazie ad una legge assurda e antioccupazionale.
Come già evidenziato nel Comunicato Stampa del 25/11/2016, ci pare giusto far risaltare, che la nostra proposta di riorganizzazione prevedeva nel numero massimo di 18 dirigenti a cui affidare la responsabilità dei vari Settori e Servizi, nel mentre in quella dell’Amministrazione si evidenziano 5 Aree e 21 Dirigenti e quindi non è nemmeno chiaro se i Dirigenti saranno 21 o 26???
Ancora una volta, si continua a procedere come in passato su logiche organizzative che non hanno a cuore la funzionalità dei Settori e Servizi ma anche semplicemente gli interessi di qualche Dirigente che devia quei Servizi o quei Funzionari che possono dargli seccature.
Un semplice esempio dell’assurdità della proposta dell’Amministrazione:
Unificazione di tre Uffici, Cimitero – Impianti Sportivi – Mercati Generali diventati Settore, senza capire quale criterio hanno usato per tale accorpamento visto che non vi è alcuna logica che faccia trasparire attività e finalità visto che non hanno alcuna affinità;
Risulta evidente che basterebbe confrontare la efficienza della proposta di riorganizzazione e funzionigramma presentato dalle OO.SS. e quello dell’Amministrazione, per rendersi conto della volontà politica di gestire la riorganizzazione in modo unilaterale, interessato ed esclusivamente a tutela di pochi “protetti”.
ANCORA UNA VOLTA, NON CI SIAMO SBAGLIATI NEL COMUNE DI SALERNO CONTINUANO A COMANDARE I DIRIGENTI POSTI IN QUIESCIENZA E MANTENUTI IN SERVIZIO LA CUI VOLONTA’ CONTINUA A BLOCCARE UNA FASE DI RIORGANIZZAZIONE NECESSARIA E SERIA DELLA MACCHINA COMUNALE CHE VADA NELLA GIUSTA DIREZIONE A TUTELA DEI DIPENDENTI E DEI SERVIZI ALLA CITTA’ .