“E’ ormai evidente alla stragrande maggioranza della popolazione, che il Piano Urbanistico Comunale, consentendo la diffusa ed incontrollata cementificazione del nostro territorio, sta producendo un “disastro” irreparabile.
Spero si ponga presto rimedio. C’è bisogno della totale revisione dello strumento urbanistico, che blocchi l’espansione edilizia selvaggia ed inutile (ci sono centinaia di alloggi vuoti in città)!
Ma non basta! Ai danni del PUC si aggiungono ulteriori danni prodotti da leggi nazionali “ambigue e fasulle” (il piano casa) e da deroghe “improbabili” che trasformano terre agricole in aree edificabili. Sembra ci sia volontà (da nessuno messa a freno) di lasciare il territorio in balia di una feroce speculazione, che non si verificava dagli anni ‘60.
Lunedì prossimo saranno discusse in Consiglio Comunale due delibere assolutamente improponibili.
Una riguarda la realizzazione di un grattacielo di 15 piani in un fazzoletto di terra limitato da ferrovia e svincoli autostradali. Fino a qualche anno fa era sede della storica ditta Vitologatti, che imbottigliava acqua minerale “raccolta” dalla sorgente che sgorga proprio dallo stesso sottosuolo.
Vogliono costruire in un’area non residenziale un palazzone, che in altezza supera di tre volte ogni edificio al contorno! Uno schiaffo al buonsenso, una brutale operazione che ferisce un territorio già compromesso!
L’altra pratica riguarda uno “stabilimento”, impropriamente allocato in zona agricola, già condonato, per il quale si richiede l’ampliamento del capannone e la realizzazione di un’ampia casa per il custode, nel lotto oggi ancora classificato “zona agricola”. Dare l’assenso a tale richiesta costituirebbe un pericoloso precedente che potrebbe generare una diffusione di iniziative analoghe, determinando una “occupazione a macchia di leopardo”, assolutamente nociva alle vocazioni delle aree agricole.
Mi auguro che il Consiglio Comunale valuti con attenzione le due delibere, e responsabilmente impedisca la realizzazione di queste nuove costruzioni, che tra l’altro non hanno alcun carattere di “interesse pubblico”!