Affitti abusivi per le vacanze. Il 62,5% degli immobili oggetto di controlli non risultano in regola con i fitti. Si paga in nero e gli affitti non sono registrati. Troppe le locazioni fantasma con migliaia di euro sottratti alle casse dello Stato. Altri proprietari case per i soggiorni estivi sono stati pizzicati dalle forze dell’ordine.
E’ scattato nel tardo pomeriggio di ieri, prolungandosi per diverse ore, il secondo blitz contro i fitti in nero, sul territorio del Comune di Agropoli. Ad operare congiuntamente Guardia di Finanza e Carabinieri delle Compagnie locali, dirette rispettivamente dal capitano Ciro Sannino e dal capitano Francesco Manna, e la Polizia municipale, coordinata dal comandante Maurizio Crispino. Hanno interessato l’area del lungomare San Marco e di via Montessori. Finora sono stati circa venti gli immobili oggetto di controllo. Come di consueto, per i dati raccolti ieri, verranno compiuti degli approfondimenti per valutare le posizioni Imu dei titolari, quindi verranno consultate le banche dati del Comando di Polizia Locale e degli altri uffici comunali per controllare la presenza di eventuali autorizzazioni richieste dai rispettivi titolari per esercitare l’attività. Intanto, si sono avuti i riscontri del primo controllo, operato lo scorso 20 luglio: è emerso che su otto immobili controllati adibiti a casa vacanza, cinque sono risultati non in regola. Per i titolari è scattata la sanzione amministrativa pari a 1.721,53 euro, prevista per coloro che esercitano l’attività di casa vacanze abusiva ai sensi della Legge regionale n. 17/2001 art. 3. I controlli saranno operati anche nei prossimi giorni e toccheranno altre aree cittadine. «Come immaginavamo – spiega il Sindaco Adamo Coppola – i controlli congiunti operati dalle forze dell’ordine stanno iniziando a far emergere chi fitta in maniera abusiva. Una operazione che, oltre a non essere consentita dalla legge, abbassa il livello di qualità del turismo. Quindi colgo l’occasione per esortare chi offre in locazione immobili non idonei e coloro che lo fanno in maniera abusiva ad adeguarsi alla normativa e a mettersi in regola. Ad una location idonea corrisponderà un turismo di migliore qualità. Lavoriamo insieme affinché questo possa accadere. Nel tempo, sono convinto, ne beneficeremo tutti».