Due nuovi remoergometri al Circolo Canottieri Irno, la strumentazione tecnica che simula meccanicamente il gesto atletico del canottaggio. Sono stati consegnati questa mattina all’associazione “Noi Donne… Soprattutto”, e alla dirigenza di Susan G. Komen Italia.
Un appuntamento importante che segna un nuovo traguardo nelle terapie oncologiche integrate a Salerno. Il progetto, dedicato al connubio tra sport e salute, parte dal Policlinico Gemelli ed è stato sostenuto fermamente dal Circolo Canottieri Irno, che ha invitato l’associazione “Noi Donne… Soprattutto” a partecipare al progetto “Sport e Terapie integrate” con il “Progetto Trotula”, di cui fa parte il canottaggio integrato. Le pazienti operate di cancro al seno, che hanno subito l’asportazione dei linfonodi e lo svuotamento ascellare, sviluppano un rallentamento o un blocco della circolazione linfatica a carico dell’arto superiore, patologia che prende il nome di linfedema, che viene trattata attraverso il movimento e la stimolazione messi in atto dal gesto del canottaggio.
Le attrezzature contribuiranno a rendere sempre più fruibile le attività che rientrano nei nostri programmi di “Sport Terapia” e nel “Progetto Trotula” che abbiamo fortemente voluto, e che procede con determinazione da qualche anno ha dichiarato questa mattina nel corso della cerimonia di consegna il presidente del Circolo Canottieri Irno Giovanni Ricco.
Grazie alla generosità di chi ha partecipato alla cena per il decennale dell’associazione e al prezioso contributo della Susan G. Komen Italia, è stato possibile oggi consegnare i due remoergometri , strumenti essenziali per le pazienti oncologiche e per il percorso di sport e terapia integrata portato avanti proprio presso il Circolo Canottieri Irno, che con il Progetto Trotula, con entusiasmo e dedizione, ha spalancato le sue porte allo Sport Terapia, sezione del CONI.