AL CURI NEL SEGNO DI MAZZONE

Nel segno di Mazzone. La prima volta da avversari su panchine opposte per Bisoli e Menichini non potrà non essere benedetta dal maestro comune degli allenatori di Perugia e Salernitana. Bisoli, quattro promozioni in carriera ed il cruccio di non aver mai trovato la definitiva consacrazione in massima serie, è stato calciatore di Mazzone ai tempi del Cagliari, seguendolo poi nelle esperienze di Perugia e Brescia. Menichini è stato per anni il vice del tecnico romano ed ha condiviso tante esperienze , comprese quelle in cui c’era Bisoli a dare sostanza e peso al centrocampo delle squadre plasmate da Mazzone secondo una ricetta antica ma sempre valida. Logico che i due si conoscano bene, anche se non si sono mai sfidati. Sabato sarà una prima volta atipica, dunque, perchè Bisoli e Menichini ne hanno passate tante insieme, sotto la guida del grande maestro che sicuramente darà un occhio alla sfida del Curi e chissà se prenderà le parti di uno dei due o resterà neutrale. Pierpaolo Bisoli e Leonardo Menichini si sono formati alla sua scuola e sabato metteranno in campo ciò che hanno imparato da Mazzone ma anche quello che hanno appreso sulla loro pelle, nelle varie esperienze che hanno avuto alla guida delle rispettive squadre. Bisoli e Menichini avversari, non certo nemici. E pensare che in estate stavano per passarsi il testimone sulla panca granata. Tare, che conosce entrambi dai tempi di Brescia, aveva suggerito il nome di Bisoli per la successione a Menichini. Non se ne fece nulla, anche perchè budget e programmi del tecnico ex Cesena non erano in linea con quelli granata. Ora non c’è tempo per pensare a ciò che non è stato, ma solo a ciò che sarà. Sabato sarà per entrambi una partita importante. Il Perugia sente aria di svolta e vuole salire sull’ultimo treno playoff. La Salernitana, dopo la sconfitta col Lanciano, deve tornare a far punti per non perdere altro terreno nella corsa salvezza. Punti pesanti in palio al Curi dove Bisoli e Menichini erano di casa nella stagione 1999-2000, una delle poche senza cambi in panchina per il Perugia di Gaucci. C’era Mazzone, inutile aggiungere altro.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto