Una lettera e la consegna della sua tessera di iscritto al Pd. Così Alfonso Andria già senatore, europarlamentare, Presidente della Provincia di Salerno e direttore dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno che oggi ha stilato una lettera indirizzata al segretario provinciale del Pd Enzo Luciano, allegando anche la tessera del partito, nella quale ha contestato ampiamente le annunciate candidature alle prossime elezioni politiche del 25 settembre.
Nella lettera inviata da Alfonso Andria per conoscenza anche ad Enrico Letta Segretano Nazionale PD, Francesco Boccia Commissario regionale PD Campania, Federica Fortino Presidente Assemblea provinciale PD Salemo, Vito Araneo Segretario del Circolo “Angelo Vassallo di Salemo spiega le ragione della sua uscita dal partito.
“Partecipai da deputato europeo alla costituzione del PDE e nel 2007 alta fondazione del PD, fin da subito credendo nella novità per l’Italia di quel progetto etico e politico” come testualmente è scritto nel “Manifesto dei valori”
In epoca più recente sul piano nazionale e soprattutto nel contesto locale salernitano, lo spirito fondativo è stato, a mio giudizio, svilito e poi tradito.
Ho sostenuto le varie candidature PD dei vertici di Regione Campania, Provincia e Comune di Salerno, la stessa Tua a Segretario provinciale. Pur avendo fatto militanza con passione e assiduità (peraltro negli ultimi 10 anni in assenza di qualsivoglia ruolo elettivo istituzionale o politico), da tempo non sono più a mio agio. Il ripiegamento del partito a Salerno e nella sua vastissima provincia entro logiche padronali, il ricorso continuo a metodi assolutamente opposti ai principi ispirato del PD pur di affermare un’ egemonia, spesso basata sull’ esercizio muscolare, di fatto ne mortificano la funzione e la natura, fino a contraddire la sua stessa denominazione
L’individuazione delle candidature alle imminenti elezioni per rinnovo del Parlamento attraverso una riunione lampo della Direzione provinciale, la fase tutto in corso dei ritocchi alla compilazione delle liste a livello nazionale – caratterizzata dalle vicende disinvolte delle ultime ore e perciò ancor più imbarazzanti- rendono l’idea non un partito politico ma di un edificio dalle porte girevoli del quale servirsi a seconda delle convenienze. Per me basta cosi!”