E’ sempre piu’ allarme cinghiali a sud della provincia di Salerno. Il Vallo di Diano è sotto assedio: le incursioni degli ungulati devastano campi di mais quasi pronti alla trebbiatura. Ogni ettaro colpito si traduce in 600 quintali di mais persi, mancata produzione e migliaia di euro in fumo. Il direttore di Coldiretti Enzo Tropiano ha visitato gli allevatori colpiti dalla furia dei cinghiali a Buonabitacolo, Padula, Sala Consilina e Sanza: “Ormai rapppresentano una calamità – spiega – gli ultimi episodi li registriamo nell’azienda Palmieri a Buonabitacolo, in un’azienda di Sala Consilina dove sono stati devastati 20 ettari, in alcuni campi di mais a Padula.e Caggiano. Non c’è più tempo da perdere: servono misure straordinarie e la revisione del piano di abbattimenti per ridurre in maniera drastica il numero di cinghiali sul territorio. Chiederemo al Prefetto la convocazione di un tavolo di emergenza tra tutti gli enti coinvolti. A rischio è non solo il reddito delle imprese ma l’economia agricola di interi territori”. L’allarme ungulati colpisce tutta la zona del Parco – Alburni e basso Cilento compresi – ma anche zone limitrofe all’area protetta. Mangiano di tutto, oltre al mais anche uva, pomodori, ortaggi, danneggiando con la loro furia recinzioni e muretti a secco. Sono state organizzate addirittura ronde notturne tra gli agricoltori “perché il vero problema – spiega Tropiano – è che ormai i cinghiali stanno quasi diventando animali domestici, non temono più l’uomo e si spingono fin dentro i paesi. Ai nostri agricoltori non interessano i risarcimenti economici, vogliono semplicemente lavorare con serenità senza il rischio di perdere in una notte il lavoro di un anno. Ogni ettaro danneggiato significa 60000 kg di mais persi, l’equivalente di un mese di foraggio per gli animali. Significa mancata produzione, acquisto di fieno, irrigazione sprecata. Servono misure straordinarie: l’unica soluzione è aumentare la quota di abbattimento e ridurre drasticamente il numero di ungulati”. Un altro fenomeno che di recente sta creando problemi agli agricoltori è l’assalto dei caprioli che distruggono le piante, le uve, i germogli e sono considerati una vera e propria calamità naturale: questi animali, visti nella zona di Aquara ma anche nel Vallo di Diano, cercando cibo saltano le recinzioni fino a 3 metri distruggendo tutto ciò che trovano sulla propria strada.
Articoli correlati '
22 NOV
MALTRATTA L’EX CONVIVENTE, 36ENNE FINISCE AI DOMICILIARI
Il 18 novembre, a Santa Marina, Carabinieri della Stazione di Vibonati hanno eseguito un'ordinanza applicativa delta misura cautelare degli...
22 NOV
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, SINDACO GIOVANNI DE SIMONE: “IMPEGNO PARTE DA VIETRI”
Bisognerà incrementare e lavorare anche sul trasporto pubblico locale dalla costiera e verso la costiera amalfitana con una richiesta...
22 NOV
SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO E PATENTI A CREDITI, ANCE IN PRIMA LINEA
La sicurezza non deve essere mai considerata un costo, ma un investimento e investire in sicurezza è un nostro dovere. Parola di Fabio...
22 NOV
UN TORNEO PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE
Iniziativa del CPO (comitato pari opportunità del consiglio dell'ordine degli avvocati) presentata questa mattina nel Salone del Gonfalone...
22 NOV
IN ARRIVO IL FREDDO: COME RISCALDARSI CON LE STUFE A PELLET
Dopo un mese di ottobre caratterizzato da temperature insolitamente elevate per la stagione, il clima sembra finalmente tornare alla...