Questo pomeriggio ad Amalfi è accaduto un episodio deplorevole che è solo una conseguenza delle criticità che questa O.S. sta enunciando da ormai diverso tempo.
Nonostante i tavoli istituzionali ancora si riesce a garantire un servizio di TPL efficiente e sicuro sulla Costiera Amalfitana, nonostante la stagione estiva sia quasi nel pieno, diventa sempre più prodromo di disagi e poca sicurezza.
Oggi un utente, che non è riuscito a salire sul autobus a causa del sovraffollamento, ha dato in escandescenza e ha colpito più volte con violenza il vetro della porta del mezzo, chiusa dal conducente per non compromettere la sicurezza a bordo del veicolo, mandandolo in frantumi.
Queste scene ormai di “ordinaria follia”si vivono quotidianamente sul Capolinea di Amalfi che, anche e soprattutto a causa della riduzione degli stalli di fermata per gli autobus di linea, è diventato insicuro.
Le problematiche che questo “piazzale” si porta dietro da ormai diverso tempo non si limitano al solo alla riduzione degli stalli, ma a tutto quanto possa essere utile a garantire agli autisti di svolgere il proprio lavoro in sicurezza e, nel contempo, possa permettere all’utenza di accedere ai servizi in maniera facile e sicura, senza sfidare la sorte nel cercare di individuare l’autobus su cui salire.
È nostra opinione che la città e le istituzioni dovrebbero adoperarsi, insieme alle società di trasporto pubblico, partendo proprio dalle infrastrutture per garantire un’elevata qualità del servizio, in particolare in aree dove il trasporto su gomma rimane insostituibile per il soddisfacimento di numerosi bisogni, essenziali e non.
Pertanto, nell’esprimere piena solidarietà al conducente vittima di tale episodio dichiariamo il nostro poco interesse alla ricerca dei colpevoli, ma chiediamo nell’immediato un tavolo congiunto con tutti gli attori coinvolti per trovare una soluzione idonea a ripristinare condizioni di sicurezza e di efficienza e far sì che questo “piazzale” sia visto come una risorsa su cui investire e diventi un vero Terminal, oppure trovare soluzioni alternative che siano esempio di sicurezza e di accoglienza.