Un’opera che consentirà ad Amalfi di avere tutte le carte in regola per innalzare molto di più la qualità delle proprie acque marine». Con queste parole il sindaco di Amalfi, Daniele Milano, ha commentato il taglio del nastro del nuovo depuratore il cui intervento di adeguamento è stato finanziato dalla Regione Campania con fondi Cipe per circa 7 milioni di euro.Un evento importante per Amalfi e per la Campania a cui ha partecipato anche il Governatore Vincenzo De Luca che nei pressi dell’impianto, in località Cieco, ha poi proceduto ad inaugurare l’opera.«Stiamo completando il sistema della depurazione su
tutta la fascia costiera della Campania: dal Garigliano a Sapri – ha detto De Luca – Entro un anno e mezzo avremo raggiunto uno standard europeo. Avremo completato la ristrutturazione di tutti gli impianti. Oggi avviamo bene il depuratore di Amalfi: sono stati fatti lavori di ristrutturazione e credo che sia una cosa importante. Tra Costiera Amalfitana e Sorrentina ormai possiamo godere di un mare limpido per tutto l’anno».De Luca ha poi sottolineato la capacità del comune di Amalfi di rispettare il cronoprogramma dell’opera. «Sono stati rispettati i tempi: un anno e mezzo. Se funzionasse così l’Italia saremmo il primo paese del mondo – ha aggiunto il Governatore – ma putroppo andiamo a rilento su altre parti. Si tratta di un lavoro importante che si colloca in un più ampio progetto sulla Costiera Amalfitana e cioè una serie di interventi che servono a migliorare la qualità della vita».All’inaugurazione di un’altra opera di vitale importanza attesa da decenni erano presenti il Procuratore Aggiunto di Salerno, dottor Luigi Alberto Cannavale; il professor Paolo Massarotti, custode giudiziario dell’impianto nella fase preliminare all’intervento; il deputato Piero De Luca; il consigliere provinciale Carmelo Stanziola e buona parte dei sindaci della Costiera Amalfitana.Il sindaco Daniele Milano ha poi sottolineato il supporto collaborativo dell’ingegnere Massarotti che ha aiutato il Comune a «essere più penetrante nelle maglie della burocrazia per arrivare nei tempi del cronoprogramma al risultato».«Questo impianto, assolutamente tecnologico e ultramoderno, capace di garantire un’alta resa depurativa, insieme a tutti gli altri che sono in corso di progettazione ed esecuzione – ha aggiunto poi Milano – qualificherà le acque del nostro territorio come eccellenti, in linea con l’immagine che la nostra città e il comprensorio della Costiera deve necessariamente dare al numeroso pubblico di vistatori e ospiti che affollano ogni anno i nostri centi. Un’opera del genere non viene fuori a caso. E’ frutto dell’impegno di tante persone che forse si consuma con un ringraziamento di pochi minuti in occasioni come queste».Il riferimento non è solo ai tecnici, con in testa il responsabile dell’ufficio, l’ingegner Pietro Fico. Ma anche ai golleghi di giunta. «Su tutti Matteo Bottone – ha detto il sindaco Milano – operante di un lavoro oscuro e generoso ben al di là delle competenze del vice sindaco. Questa è la seconda di tre opere che mettiamo a centro. E sono sicuro che grazie all’impegno del presidente De Luca metteremo a segno anche il terzo centro su tre». Ovviamente si tratta della bretella menzionata da De Luca quando ha approntato il tema del più ampio progetto per la mobilità in Costiera, che prevede peraltro anche la galleria Minori-Maiori.«Siamo felici di questo impegno congiunto interistituzionale e da oggi ci candidiamo a qualificare ancora di più la qualità delle acque» ha detto Milano. Poi, rivolgendosi a De Luca, ha aggiunto: «Sono sicuro che sarai particolarmente contento per due motivi: perché abbiamo realizzato un’opera importantissima che rende lustro alla Costiera e alla Campania, ma soprattutto perché questa si è chiusa nel rispetto del cronoprogramma».La messa in funzione del nuovo impianto di depurazione di Amalfi è stata avviata lo scorso 28 giugno, dopo le opere di riqualificazione della struttura, composte da un primo stadio dove avvengono i pretrattamenti, un secondo stadio di nuova generazione ad altissima resa depurativa grazie al processo biologico con MBR (Membrane a Bio Reazione) e una linea fanghi per il trattamento e la disidratazione dei residui solidi. Oltre all’adeguamento della condotta sottomarina esistente, allungata fino a 442 metri e portata ad una profondità di 50 metri, alla quale è stata affiancata una condotta ausiliaria per consentire lo smaltimento delle portate eccedenti provenienti dalla stazione di sollevamento ST1. Tra gli interventi realizzati dal 15 dicembre del 2016, data in cui vennero consegnate all’ATI le aree per la realizzazione dei lavori, sono state inoltre eseguite ulteriori opere idrauliche riguardanti la realizzazione di pozzetti scolmatori, che consentono di inviare alla stazione di sollevamento ST2 le acque di prima pioggia destinate alla depurazione, e interventi puntuali quali il rifacimento di tronchi fognari e manufatti di vario genere.