Il rischio di restare a casa si fa sempre più concreto per i circa 60 lavoratori, da sempre assunti a carattere stagionale, dello storico albergo di Amalfi “Il Saraceno”.
I lavoratori, già provati dalla scelta del governo Renzi di introdurre la Naspi (il dimezzamento del sussidio di disoccupazione), hanno manifestato la loro preoccupazione rispetto alla volontà aziendale di cedere la struttura, in seguito alle divisioni interne alla proprietà, con la nomina di un CDA che ha il compito di gestire gli affari familiari. Paura che ha preso ulteriormente vigore visto quello che è successo a tre operai assunti a tempo determinato, che hanno ricevuto una lettera di sospensione del rapporto di lavoro (di fatto una lettera di licenziamento).
Per completare l’opera, è arrivata l’ordinanza sindacale numero 6 del 2017, che ha di fatto interdetto alcuni tratti dell’hotel, per la caduta di alcuni massi dalla parete rocciosa. Ordinanza che in teoria non ne impedirebbe la riapertura, ma che in pratica è servita al CDA per sancire la chiusura definitiva.
A poche settimane dall’inizio della stagione lavorativa quasi una sentenza di condanna per circa 60 lavoratori.
Sessanta posti di lavoro in meno ad Amalfi.
Per questo motivo mercoledì 1 marzo, alle ore 10.30, i lavoratori, dipendenti del settore turistico alberghiero, riuniti in ANLS (Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali), affiliata alla FLAICA CUB, incontreranno il Sindaco di Amalfi.
L’obiettivo è fare chiarezza sulla vicenda, che rischia di lasciare strascichi importanti per il futuro occupazionale senza che nessuno se ne assuma le responsabilità.