Al via la progettazione per la messa in sicurezza di 6 costoni rocciosi sul territorio comunale di Amalfi. Si tratta delle pareti rocciosi incombenti sulle spiagge di Santa Croce, Marina della Vite e Duoglio (nelle frazioni di Vettica e Lone), quelle in località Acquarola e San Marciano (nella frazione di Tovere) e sull’ex mattatoio comunale a Valle dei Mulini.
L’intervento è reso possibile grazie ad un finanziamento di 593mila euro ottenuto dall’Amministrazione Comunale di Amalfi, guidata dal Sindaco Daniele Milano, a valere sul “Fondo di progettazione per il dissesto idrogeologico” del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del mare.
L’aggiudicataria dell’appalto è il RTP Mastellone di Castelvetere Engineering srl ed altri. I professionisti incaricati avranno 432 giorni complessivi per completare la prestazione (288 giorni per la progettazione definitiva più 144 per la progettazione esecutiva).
Prosegue pertanto l’azione per la mitigazione del rischio idrogeologico sul territorio portata avanti dall’Amministrazione Comunale di Amalfi. Tra le altre iniziative, si segnala il finanziamento da 428 mila euro ottenuto a valere sul fondo di rotazione regionale della Campania per la progettazione della messa in sicurezza di altri 3 costoni rocciosi (Gaudio, Cimitero di Pogerola, Canale Pendolo).
In totale, nel corso di questi anni, l’Amministrazione Milano ha intercettato 1 milione di euro per la mitigazione del rischio idrogeologico attraverso la progettazione di interventi di messa in sicurezza.
Il primo cittadino ha dichiarato: “Il possesso di progetti esecutivi è un requisito necessario per essere in prima fila ad ottenere i finanziamenti necessari ad eseguire gli interventi di messa in sicurezza sul territorio. Tuttavia, come ho già avuto modo di ribadire nel corso delle ultime settimane, a seguito dello spaventoso crollo che ha segnato Amalfi lo scorso 2 febbraio, è fondamentale sburocratizzare gli iter relativi all’approvazione di questi progetti, diversamente ogni iniziativa intrapresa rischia di risultare tardiva”.