Si prosegue nel solco tracciato da Vincenzo Russo, il costruttore salernitano recentemente scomparso all’età di 56 anni, che dal 2015, era alla guida dell’Ance Aies Salerno.
L’imprenditore Fabio Napoli, già vice, è stato nominato dall’assemblea dell’associazione presidente ad Interim dell’ANCE Aies Salerno, ratificando i poteri di presidente ad Interim della delegazione provinciale.
La decisione assunta all’unanimità rappresenta un importante e prestigioso conoscimento per il costruttore salernitano che avrà, tra gli altri, anche il compito di guidare l’Ance Aies al rinnovo delle cariche sociali che avverrà nel prossimo mese di luglio.
Stamani Fabio Napoli nel corso di un incontro con la stampa presso la sede di Corso Vittorio Emanuele a Salerno ha confermato il suo impegno a proseguire nel solco tracciato da Vincenzo Russo, portando avanti tutte le proposte innovative già avviate sul piano dell’Edilizia pubblica e privata, sulla Formazione e la Rigenerazione Urbana, consapevole di avere al fianco una squadra coesa e compatta
L’anno 2022 per il settore delle costruzioni è stato un anno importante perché, cosa impensabile nel 2019, ha consentito di raggiungere picchi quantitativi di attività simili a quelli del 2007. D’altra parte è da dire che considerando il livello dell’inflazione raggiunto, le costruzioni nel 2022 costano dal 15 al 30% in più di quanto costavano nel 2019 (fanti Ministeri e CRESME). A valori correnti gli investimenti in costruzioni nel 2019 valevano
141 miliardi di euro; nel 2022, 232 miliardi, 91 miliardi in più. Il Settore delle costruzioni conferma anche per il 2022 il percorso di crescita intrapreso ad inizio del 2021, dopo la battuta d’arresto registrata nell’anno della pandemia con un significativo incremento del +12,1%, derivante da aumenti generalizzati in tutti i comparti. Quantità e prezzo hanno determinato due anni eccezionali di crescita delle costruzioni, trainati da incentivi fiscali per la ristrutturazione e dalle Opere Pubbliche. Ma anche le nuove costruzioni residenziali sono cresciute e quelle non residenziali. E anche il mercato immobiliare è cresciuto, anche le compravendite di abitazioni hanno raggiunto, e in diverse realtà superato, i livelli del 2006-2007.
La prospettiva per il 2023 è ancora positiva, anche se bisogna fare i conti con un contesto internazionale in rallentamento con i segnali di una possibile inversione del ciclo economico riconducibile alla crescita incontrollata del prezzi dell’energia, al repentino rialzo dei tassi di interesse e al protrarsi della guerra in Ucraina.